Piuttosto resto a casa: la crisi della sinistra in 4 foto
Le regioni roccaforte del Pd al microscopio
Ti sblocco un ricordo. Italia 2015. C’è l’Expo a Milano. Renzi è Presidente del Consiglio. Il centrosinistra governa in 15 regioni. Il centrodestra in 4. Italia 2023: Italia Viva di Renzi è al 4% in Lombardia. La destra governa in 15 regioni, “lasciandone” 4 al centrosinistra.
Ma cosa è successo in questi 8 anni? il centrosinistra ha perso talmente tanto appeal che oggi è davvero difficile parlare di città rosse, considerate inespugnabili. Complice anche la spallata del Movimento 5 stelle che ben frantumato qualsiasi certezza. Regioni come Marche e Umbria sono passate alla destra e anche in Toscana molte città hanno cambiato volto.
Alle ultime elezioni è andata come previsto: il centrodestra ha vinto ancora bissando il risultato delle politiche sia nel Lazio con Roma Capitale e un giubileo alle porte, che in Lombardia con Milano capitale economica e le Olimpiadi da organizzare. È andata così perché il centrodestra è oggi soprattutto Fratelli d’Italia con Lega e Forza Italia costretti a raccogliere le briciole. Ma diciamocelo. Quello di Giorgia Meloni è stato un rigore a porta vuota. Senza portiere e senza nemmeno gli avversari visto che la ribalta della destra sociale coincide con un dato epocale: la drammatica crisi della sinistra e un Movimento 5 Stelle alla finestra, con la speranza di cannibalizzare l’elettorato democratico. Speranza vana.
Certo, si dirà che il Pd ha ancora in mano diverse regione, soprattutto le storiche Toscana ed Emilia Romagna. Ma sono davvero regioni dove l’elettorato vota convintamente un programma elettorale di partito? Non è proprio così. Andiamo a vedere a microscopio il voto nelle ultime fortezze del Partito democratico.
In Campania il centrosinistra è soprattutto Vincenzo De Luca. Il Pd qui ha il 17% e raccoglie poco più delle preferenze raccolte dal solo presidente. Emilia Romagna: regge il Pd con e di Stefano Bonaccini, capace di attirare talmente tanti voti da candidarsi anche alla segreteria del partito. In Puglia il centrosinistra è Michele Emiliano che da solo prende il 10% e traina l'amministrazione regionale dal 2015. In Toscana c'è poi Giani che nel 2020 ha raccolto i fuoriusciti del giglio magico renziano.
Ma c'è un'ultima fotografia che ci aiuta a capire davvero cosa sta succedendo ad un elettorato talmente disilluso che ha rinunciato ad andare a votare. Nel Lazio nel 2013 1 milione 300mila persone hanno accordato il proprio voto al centrosinistra, 10 anni dopo oltre la metà degli elettori è rimasto a casa. Il messaggio è chiaro: se devo votare questa sinistra, meglio stare a casa. E la destra si prende tutto col minimo sforzo.