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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Angela Ianaro lascia il M5s e passa al Pd. Buffagni a Delrio: "Ma che ci ciulate i parlamentari?"

A far indispettire i pentastellati è stato non tanto il fatto di perdere una deputata, quanto il fatto che questa sia stata accolta dagli alleati

La deputata Angela Ianaro lascia il Movimento 5 stelle ed entra nel Partito democratico. Dopo la senatrice Elvira Lucia Evangelista (passata ad Italia viva), Ianaro è l’ultima ad abbandonare la nave pentastellata. In questo caso non c’è solo il problema di continuare a perdere pezzi, ma anche quello di vedersi soffiare i parlamentari proprio dagli alleati democratici.

Anche questo un tema nel tema e lo si capisce dalle parole del ministro per le Politiche agricole Stefano Patuanelli, che non commenta il fatto in sé e le decisioni della collega, ma ne fa una questione di opportunità politica fra chi dovrebbe guardarsi sempre le spalle. “Diciamo che ci sono delle minime regole di rispetto tra le forze politiche per far funzionare un'alleanza, specialmente in vista del momento storico e delle sfide che ci aspettano" ha detto Patuanelli.

Questo fatto dunque segna un altro piccolo incidente nei rapporti tra pentastellati e democratici, usciti un po’ “ammaccati” dalla partita del Quirinale di gennaio. Non è stata particolarmente gradita la decisione del Pd di accogliere la parlamentare campana fuoriuscita. Lo si capisce anche da un simpatico siparietto avvenuto per i corridoi della Camera, con il deputato M5s Stefano Buffagni e l'ex capogruppo Pd Graziano Delrio. Il primo incontra il secondo e dice: "Ma cosa fate, ci “ciulate” i parlamentari? Ma che alleati siete?", dice tra il serio e il faceto Buffagni, con accento meneghino. "E noi cosa c'entriamo? siete stati voi a metterla alla porta", ha risposto dell'ex ministro. "Ma se per mesi lei ha provato a entrare nella Lega..." ha ribattuto Buffagni. 

Intanto però Ianaro ha spiegato la sua decisione con un post Facebook. "Una scelta dolorosa ma inevitabile alla luce degli ultimi accadimenti. Vado via perché sento di non riconoscere e non riconoscermi nel M5S. Vado via perché, nel tempo, il senso di solitudine e di vuoto sono divenuti incolmabili. Era iniziato tutto con un sogno, quello di riuscire a far dialogare scienza e politica, aprendo le porte del Parlamento ai tanto vituperati temi della ricerca scientifica" ma "quella luce che ha illuminato finora le mie azioni all'interno del Movimento si è affievolita". Nello stesso post Ianaro ha ringraziato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio "per il suo costante supporto", confermandogli "stima, affetto e sostegno in un momento difficile come quello che stiamo affrontando con la guerra in Ucraina". 

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