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Venerdì, 19 Aprile 2024
Movimento 5 Stelle / Palermo

Espulso un altro grillino: non si è tagliato lo stipendio

In Sicilia scoppia il caso del deputato regionale Antonio Venturino: "Non ha restituito le somme eccedenti i 2500 euro mensili più i rimborsi spese". Ora però il M5s rischia di rimanere fuori dalla presidenza dell'Ars

PALERMO. "Prendiamo atto dell'atteggiamento di Antonio Venturino che di fatto lo pone fuori dal Movimento  5 Stelle. Venturino ha infatti violato una delle regole fondanti del Movimento: la restituzione, con rendicontazione, delle somme eccedenti i 2500 euro più rimborsi spese". Con una fredda nota il Movimento 5 Stelle dell'Assemblea regionale siciliana annuncia che Venturino non è più un 'grillino'.

"L'ultima restituzione di parte degli emolumenti fatta da Venturino - prosegue il comunicato - è infatti relativa allo stipendio di febbraio. Da allora il black-out, nonostante i pressanti e ripetuti inviti fatti dai tutti i colleghi, ma sempre rimasti lettera morta. Finora Venturino ha restituito circa 13 mila euro a fronte dei circa 30 mila  di tutti gli altri componenti  del gruppo. Le presunte divergenze di natura politica accampate da Venturino  in una intervista pubblicata da una testata on line sono da ritenersi una foglia di fico posta a copertura di precise scelte evidentemente maturate da tempo. Se il problema, infatti, non fosse solo, o soprattutto, di natura economica Venturino avrebbe la possibilità di dimostrarlo a noi e, soprattutto, ai cittadini, ricominciando  a restituire parte del suo stipendio per alimentare il fondo del microcredito per le imprese, cui lui ha sempre detto di credere".

IL CASO - Con la fuoriuscita di Antonio Venturino dai Cinque Stelle, il Movimento rimarrebbe però fuori dal Consiglio di presidenza dell'Assemblea regionale siciliana. Il regolamento parlamentare prevede che tutti i gruppi siano rappresentati: di conseguenza l'Ars dovrebbe eleggere un nuovo segretario, in rappresentanza del M5S (senza Venturino conta 14 parlamentari, il secondo dopo il Pd), con costi aggiuntivi per l'Assemblea. Il numero dei segretari salirebbe così da sei a sette.

Venturino è stato eletto vice presidente vicario dell'Ars con 33 voti, 18 in più rispetto al numero dei parlamentati 'grillini', incassando anche quelli degli autonomisti del Mpa e battendo il candidato del Pd Mariella Maggio, 'tradita' dai deputati più vicini al governatore Rosario Crocetta, contrario in quella fase al dialogo avviato da Pd e Udc con Pdl e Pid.

IPSE DIXIT - "Non vogliamo fare i santoni, venire qui col saio, vogliamo rispettare le funzioni senza avere un esagerato numero di benefit, anche se non posso mica mettermi a lavorare con una bancarella qui fuori Palazzo dei Normanni...". Con queste parole Venturino si presentò all'Ars. Una delle prime bufere nei confronti di Venturino scoppiò quando venne fotografato mentre scendeva dall'auto blu con il lampeggiante, con la quale si era recato nella base militare di Sigonella per un incontro istituzionale; lui replicò dicendo che si trattava di un auto di servizio e non di un'auto blu, ma sul web si scatenarono le critiche.

LA DIFESA - Venturino contrattacca: "Apprendo con amarezza che ancora una volta l'attenzione dei miei colleghi del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle si sia focalizzata su un piano meramente contabile, anzichè prendere in considerazione un pensiero di natura strettamente politica".

In un comunicato, il vicepresidente dell'Ars afferma: "Ricordo ai miei colleghi e in particolare al capogruppo Giancarlo Cancelleri che le cose non stanno come sbandierato sui giornali le scorse ore. Lo stesso Cancelleri sa infatti quale la vera posizione che ho assunto, rinunciando sin da subito all'indennità di funzione e restituendo quando possibile parte del mio stipendio di deputato. A proposito di restituzione, ricordo ai miei colleghi che a mancare all'appello è il solo bonifico di marzo".

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