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Mercoledì, 24 Aprile 2024
SCUOLA

Scuola, scioperi e cortei: ricomincia anche l'autunno caldo

Con l'inizio dell'anno scolastico la Flc-Cgil promette "una lunga mobilitazione contro le politiche del governo Monti che stanno uccidendo l'istruzione". Si comincia il 21 settembre con la manifestazione dei precari della scuola

Riaprono le scuole. E i lavoratori del mondo dell'istruzione promettono un nuovo autunno caldo sul fronte delle mobilitazioni. A promettere battaglia, e a stilare il calendario 'della lotta', è la Flc-Cgil che in una nota di 'buon anno scolastico' lancia "una lunga fase di mobilitazione in tutti i comparti della conoscenza contro le scelte del Governo Monti che stanno ulteriormente penalizzando scuola, università e ricerca".

E mentre gli studenti si preparano a tornare sui banchi di scuola, ecco che la Flc-Cgil fornisce le date delle prime proteste: il 21 settembre sarà il turno dei precari della conoscenza che daranno vita a iniziative di mobilitazione in tutta Italia. Il 22 settembre, poi, i precari parteciperanno alla manifestazione nazionale promossa dai coordinamenti.

Quindi, il 28 settembre, i comparti università e ricerca della Cgil parteciperanno allo sciopero del pubblico impiego proclamato da Cgil e Uil.

Ma l'attesa è tutta per il 12 ottobre quando gli studenti scenderanno in piazza per rivendicare "il diritto a un'istruzione pubblica e di qualità per tutti".

Il 20 ottobre sciopero della scuola e grande manifestazione nazionale di tutti i comparti della conoscenza organizzata dalla Flc-Cgil.

FLC CGIL CONTRO MONTI - "La spending review assesta un duro colpo al sistema di protezione sociale e ai diritti di cittadinanza. Si continua a tagliare personale, si riducono i diritti, si licenziano i precari, si aumentano le tasse universitarie, si limita la contrattazione sui posti di lavoro, si colpisce la dignità del lavoro pubblico e si portano al collasso definitivo molti enti di ricerca". E' questo il duro commento alle politiche del governo da parte della Flc Cgil.

E ancora: "Il ministro Profumo vuole bandire un concorso nella scuola, inutile e costoso, senza aver prima definito un piano di stabilizzazione per i precari iscritti nelle graduatorie ad esaurimento. Per fare cassa si trasferiscono forzosamente i docenti inidonei per motivi di salute e gli insegnati tecnico pratici  sui posti amministrativi e tecnici licenziando 2.000 precari che negli ultimi dieci anni hanno garantito la funzionalità delle segreterie scolastiche".

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