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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Torino

Nuova indagine su Chiara Appendino: avviso di garanzia per il sindaco M5s

Il sindaco di Torino dovrà rispondere agli inquirenti di una consulenza affidata al suo ex portavoce, Luca Pasquaretta, dalla Fondazione per il libro

Nuovo avviso di garanzia per Chiara Appendino che sarebbe chiamata a rispondere di concorso in peculato. Il sindaco di Torino dovrà rispondere agli inquirenti di una consulenza affidata al suo ex portavoce, Luca Pasquaretta, dalla Fondazione per il libro.

A darne notizia, ieri in serata, la stessa Appendino su Fb che si dice "tranquilla" e fa sapere che "quando in settimana verrò ascoltata dai pm offrirò loro tutti gli elementi in mio possesso e di mia conoscenza per difendermi da questa ipotesi e provare la correttezza del mio operato".

Una consulenza da 5mila euro lordi, che lo stesso Pasquaretta aveva già restituito.

"Secondo la ricostruzione dei pm - spiega la sindaca di Torino - questa consulenza non fu poi svolta dall'interessato e, per questo, viene ipotizzato il peculato. Spetterà a lui difendersi e eventualmente ai giudici stabilire chi ha ragione. Nel mio caso si ipotizza il 'concorso' nello stesso reato poiché, secondo i pm, la consulenza sarebbe stata affidata e pagata, cito testualmente, con il mio 'accordo'. Sono tranquilla e, quando in settimana verrò ascoltata dai pm, offrirò loro tutti gli elementi in mio possesso e di mia conoscenza per difendermi da questa ipotesi e provare la correttezza del mio operato", conclude Appendino.

Il caso della consulenza di Luca Pasquaretta

Pasquaretta si occupa dei rapporti con gli organi di informazione e delle pubbliche relazioni ed è legato al Comune dal contratto collettivo nazionale del personale degli enti locali che prevede un orario di 36 ore settimanali in cui gli straordinari non vengono retribuiti. Il suo contratto prevede circa 26 mila euro e una indennità di altri 17mila euro, per un totale di 43.564 euro lordi all'anno, cifra peraltro molto inferiore rispetto ai 145mila euro lordi percepiti dal portavoce dell'allora sindaco Piero Fassino. 

Nella mattinata di lunedì 7 maggio i carabinieri hanno prelevato dagli uffici comunali tutta la documentazione relativa alla consulenza tanto chiacchierata e già pagata con 5mila euro.

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