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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica / Bologna

Arcigay contesta Rosy Bindi con pioggia di riso e brillantini

La presidente democratica è stata accolta da una ironica contestazione dagli attivisti dell'associazione alla Festa del partito di Bologna: "L'onorevole ricordi l'art.3 della Costituzione: tutti i cittadini hanno pari dignità sociale"

Con un fitto lancio di brillantini e chicchi di riso, l'Arcigay ha 'accolto' ieri sera Rosy Bindi alla festa del Pd. Il tutto, nell'ambito di una manifestazione dal titolo più che significativo: "Le bugie di Rosy Bindi in tema di unioni omosessuali".

Duemila volantini e una decina di attivisti per ricordare alla presidente democratica, "che sostiene che il matrimonio gay è vietato dalla nostra Costituzione" che "la Corte costituzionale ha invece sancito il diritto all'unione per tutti i cittadini".

E così, sotto una pioggia di riso e paillettes, al grido di "viva gli sposi", l'Arcigay ha voluto manifestare a uno dei vertici del Pd tutto il dissenso "di chi non si sente 'diverso' ma semplicemente discriminato".

"Se l'onorevole Bindi - spiega l'associazione - vuole tirare in ballo la Costituzione, parta leggendo bene l'art. 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge". Per il matrimonio tra persone dello stesso sesso, conclude il volantino, "non è necessario cambiare la Costituzione, la verità è che basterebbe applicarla".

Ironica la risposta di Rosy Bindi, non nuova a contestazioni di questo genere: "Mi avete dato l'ebbrezza del matrimonio, a me che non mi sono sposata".

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