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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Palermo

"Armi comprate coi soldi del reddito di cittadinanza": è bufera

Il post dell'assessore del Comune di Palermo Adham Darawsha (poi cancellato da Facebook) scatena la polemica

Il post è stato rimosso, ma ha ugualmente sollevato un vespaio di polemiche. "La legge sulla legittima difesa è scandalosa. Lo stato autorizza tutti i cittadini a sparare in libertà... Un vero orrore! Ma con quali soldi si potranno comprare gli armi da fuoco? Ovvio... con quelli del reddito di cittadinanza. #mezzaparola". Così recita il post pubblicato (e poi cancellato) questa mattina su Facebook dal neo assessore alle Culture del Comune di Palermo, Adham Darawsha.

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"Armi coi soldi del reddito di cittadinanza": polemica per il post dell'assessore di Palermo

"L'accostamento" non è piaciuto al Movimento 5 Stelle. "Frasi shock" per i deputati e i senatori nazionali dei 5 stelle, Roberta Alaimo, Steni Di Piazza, Valentina D'Orso, Aldo Penna, Giorgio Trizzino e Adriano Varrica, che insieme ai consiglieri di Sala delle Lapidi, hanno dichiarato: "Per l'assessore del sindaco del Pd di Palermo Leoluca Orlando, Adham Darawsha, il reddito di cittadinanza servirebbe a comprare armi per commettere omicidi, questo è il livello dei politici del Partito democratico. Attaccare una misura come quella del reddito di cittadinanza, che aiuterà milioni di italiani a ritrovare dignità e a far ripartire l'Italia, è vergognoso. Non basta che l'assessore abbia cancellato il post, dovrebbe solo chiedere scusa e dimettersi per quello che ha scritto".

"Stop a reddito di cittadinanza, quota 100 e 80 euro": cura shock o provocazione? 

Questa, invece, la replica dei consiglieri di Sinistra Comune: "I parlamentari nazionali a cinque stelle che chiedono le dimissioni dell’assessore Darawsha, reo di aver fatto una battuta sui social in cui collega la legge sulla legittima difesa recentemente approvata con il loro sostegno ed il reddito di cittadinanza, dovrebbero essere severi con loro stessi almeno la metà di quanto lo sono con il mondo. Dovrebbero piuttosto assumersi la responsabilità politica di un’ennesima legge liberticida, quella sulla legittima difesa, che rende le nostre comunità meno sicure rappresentando di fatto un invito ad armarsi. Una legge che denota la trazione leghista dell’attuale esecutivo. Oggi chiedono addirittura le dimissioni di un assessore appena insediatosi per aver fatto una battuta. Dovrebbero ricordare le incredibili improvvisazioni e gaffe che collezionano i loro rappresentanti istituzionali o, anche, le gravi dichiarazioni sulla mafia rilasciate dal loro garante Beppe Grillo. Insomma per i parlamentari a cinque stelle la difesa è sempre legittima, mentre l’ironia no. Proprio strano per un movimento fondato da un comico ed oggi, sostanzialmente, rifondato culturalmente da Matteo Salvini. Ad Adham rinnoviamo gli auguri di buon lavoro".

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