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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Fuori dalla crisi, Letta: "Non so se ce la faremo"

Intervenuto all'Assemblea di Confindustria, il premier ha spiegato: "La missione è difficile, lo sento sulle mie spalle. Non so se ce la faremo, ma ce metteremo tutta". Squinzi: "Tornare a crescere"

Archiviare il pessimismo e guardare al futuro con un occhio speranzoso. E' questa la ricetta di Giorgio Squinzi per uscire dalla crisi. All'Assemblea annuale di Confindustria, il presidente ha invitato tutti a fissare un solo obiettivo comune: "Tornare a crescere". Naturalmente, di pari passo con il governo Letta che, però, ha avvertito: "Non so se ce la faremo".

"Le imprese - ha assicurato il leader degli imprenditori - sono pronte a rispondere e a supportare l'azione del governo con investimenti e occupazione. Non si può cedere al pessimismo o a divisioni figlie di interessi di parte - ha continuato Squinzi - bisogna lasciarsi alle spalle i temi della contesa elettorale passata o, peggio, di quella futura". Non c'è tempo per le polemiche e il presidente del Sassuolo, con una cravatta neroverde per festeggiare la promozione in A della sua squadra, lo ha sottolineato: "Non siamo una casta, potere forte o debole che sia, salotto più o meno buono. Noi siamo la casa del capitalismo reale: quello produttivo e dell'innovazione".

IL VIDEO - ENRICO LETTA RICORDA GIOVANNI FALCONE

Quindi è il momento di passare ai fatti perchè, ha ricordato Squinzi dati alla mano, "tra il 2007 e il 2013 il Pil italiano è sceso di oltre l'8% ed è tornato ai livelli del 2000 e i disoccupati sfiorano i tre milioni". Il che, naturalmente, "mette a dura la prova la tenuta del tessuto sociale". A rischio sopprattutto il nord che è "sull'orlo di un baratro economico che trascinerebbe tutto il Paese indietro di mezzo secolo".

Per invertire la rotta, secondo il leader degli industriali, "l'Italia deve fare leva sulla sua risorsa più importante: la vocazione industriale". Dunque, "il manifatturiero è il motore del nostro sistema, l'unico in grado di riattivare il resto dell'economia", ha aggiunto.

VIDEO - SQUINZI: "NORD ITALIA SUL BARATRO"

Senza "interventi decisi e concreti, la crescita del Paese - ha concluso Squinzi - non supererà per molto tempo lo 0,5% annuo, del tutto insufficiente a creare lavoro e a risollevare i destini di tantissime imprese". Infine, un messaggio all'esecutivo guidato da Enrico Letta: "Se questo sarà il governo della crescita, noi lo sosterremo con tutte le nostre forze. Della crescita e del lavoro, perchè la mancanza del lavoro è la madre di ogni male sociale".

Encrico Letta che non si tira indietro ma che avvisa: "Il compito è difficile, la missione è difficile, lo sento sulle mie spalle. Sento tante aspettative, forse troppe: non so se ce la faremo, ma ce la metteremo tutta"

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