Con un aumento della benzina pagheremo il fondo speciale contro i disastri dovuti a terremoti o alluvioni. Con il pagamento dell'assicurazione - obbligatoria - sulla casa saremo chiamati a metterci al sicuro da eventuali danni.

Sono due delle misure previste dalle linee strategiche del 'Piano di adattamento ai cambiamenti climatici' stilato dal ministro dell'Ambiente Corrado Clini e che sarà inviato al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) per l'adeguato finanziamento.

Le norme sono diverse: vietato abitare nelle zone ad altissimo rischio di alluvione, lavori di manutenzione dei corsi d'acqua e di difesa dei centri abitati, ricupero dei terreni abbandonati, difesa dei boschi, protezione delle coste e delle lagune esposte all'innalzamento del mare, assicurazione obbligatoria per le costruzioni nelle zone a rischio di inondazione, riattivazione dei Bacini idrografici.

E anche se, come ha spiegato Clini, il provvedimento interessa solo le aree a rischio elevato, in realtà, secondo quanto spiegato da Legambiente, riguarderà il 100% dei comuni di Calabria, Umbria e Valle D'Aosta, il 99% delle Marche e il 98% della Toscana.

Le regioni con le più alte percentuali di comuni con abitazioni a rischio, sempre secondo Legambiente, sono Sicilia (93%) e Toscana (91%).

E' quindi previsto il finanziamento del piano di tutela del territorio tramite un fondo nazionale che sarà alimentato economicamente da un "prelievo, determinato annualmente, su ogni litro di carburante consumato fino al raggiungimento di 2 miliardi all'anno".