rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Tasse

Quarant'anni di Iva: dal 1973 a oggi è (quasi) raddoppiata

L'Imposta sul valore aggiunto, 'legiferata, nell'ottobre '72, entrò in vigore il 1° gennaio 1973. Nel suo 40° anniversario toccherà quota 22%

Accademicamente l'Iva è un'imposta generale sui consumi che colpisce l'incremento di valore che un bene o un servizio acquista ad ogni passaggio economico (valore aggiunto), a partire dalla produzione fino ad arrivare al consumo finale del bene o del servizio stesso.

Nella pratica, è quella percentuale che chi compra paga sul bene acquistato. Come? Mediante un sistema di detrazione e rivalsa. E' quindi il cosiddetto "consumatore finale". Per quello che in termini tecnici è invece il "soggetto passivo d'imposta" (un imprenditore, un professionista, etc.) l'Iva resta neutrale in quanto colui "che cede" detrae l'imposta pagata sugli acquisti effettuati nel cosiddetto "esercizio d'impresa" dall'imposta addebitata agli acquirenti.

Per chiudere il cerchio, quindi, l'Iva è un costo solo per i consumatori finali.

In Italia la disciplina sull'IVA è contenuta nel D.P.R. n. 633 del 26 ottobre 1972.

All'entrata in vigore, il 1º gennaio 1973, l'aliquota ordinaria era il 12%. Poi, di volta in volta, è aumentata così. Tra parentesi il governo che decise quel provvedimento.

14% nel 1977 (Andreotti III)
15% nel 1980 (Cossiga II)
18% nel 1982 (Spadolini II)
19% nel 1988 (De Mita)
20% nel 1997 (Prodi I)
21% nel 2011 (Berlusconi IV)
22% nel 2013 (Monti)

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Quarant'anni di Iva: dal 1973 a oggi è (quasi) raddoppiata

Today è in caricamento