Approvata l'autonomia differenziata. Zaia: "Giornata storica". Calenda: "È una presa in giro"
Via libera del consiglio dei ministri al disegno di legge Calderoli, critiche le opposizioni. Esultano i governatori leghisti
Il consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge sull'autonomia differenziata. Un'approvazione salutata come "una vittoria, un primo significativo passo in avanti" da molti esponenti della maggioranza, una "furbata" in vista delle prossime elezioni regionali per le opposizioni.
Secondo quanto riportano le agenzie, il Ddl del ministro Roberto Calderoli sarebbe stato approvato all'unanimità, con tanto di applauso dei presenti; ora il Ddl dovrebbe passare all'esame della Conferenza unificata Stato-Regioni-Città.
L'autonomia differenziata è uno dei progetti più cari alla Lega, che su questo disegno di legge punta da molto tempo. Sono stati soprattutto i governatori delle regioni del nord a volere fortemente questa riforma; e infatti il primo a "esultare" per il traguardo raggiunto è il presidente del Veneto Luca Zaia: "Ringrazio Salvini che si è speso politicamente e ha portato avanti questa partita", ha commentando ai microfoni dell'Adnkronos. "È una giornata storica, non è la fine ma l'inizio di un percorso. Il mio plauso va al governo, al premier Giorgia, al ministro Calderoli e a tutto il governo, perché il via libera al Ddl sull'autonomia differenziata non è solo una grande riforma rispettosa della Carta, ma anche un gesto di grande coerenza e rispetto dell'elettorato". "Il nostro modello - ha spiegato Zaia - non è un centralismo distruttivo, ma un federalismo inclusivo che non mina assolutamente l'unità" del Paese. La riforma "non lascia indietro nessuno".
Di parere opposto, ovviamente, le opposizioni. Con Carlo Calenda, leader di Azione, che parla esplicitamente di "presa in giro" da parte del governo in vista delle prossime elezioni regionali: "L'approvazione del DDL Autonomia in CdM è l'ennesima presa in giro elettorale di una politica che fa propaganda sull'assetto istituzionale dello Stato. Questa roba arriva in parlamento fra 6 mesi. Ma lo approvano di corsa e male la settimana prima delle elezioni regionali".
Ora inizierà l'iter parlamentare. Il ministro leghista degli Affari regionali e delle Autonomie, Roberto Calderoli, in una conferenza stampa del governo per la presentazione del ddl sull'autonomia differenziata nella serata di oggi 2 febbraio, ha detto: "Alla fine del 2023 dovremmo avere in porto l'approvazione della legge'' sull'autonomia differenziata, dei Lpe e ''dei costi dei fabbisogni standard. Mi auguro che all'inizio del 2024 inizieremo a considerare l'aspetto delle richieste e delle intese'' con le Regioni.
Per Calderoli, le 23 materie (che possono essere devolute alle Regioni) "possono piacere o non piacere ma sono nel testo costituzionale approvate 22 anni fa e confermato da un referendum popolare". E infine la chiosa: "Quando c'è una Costituzione la si rispetta", ha detto il ministro rispondendo a una domanda sulle criticità rappresentata dalla devoluzione alle regioni di materie strategiche. Ma Calderoli, riprendendo la relazione che accompagna il ddl sull'autonomia, rassicura: "Con l'autonomia differenziata non si vuole dividere il Paese, ne' favorire Regioni che già viaggiano a velocità diversa rispetto alle aree più deboli dell'Italia. L'auspicio è che tutti aumentino la velocità".
Soddisfatta la premier Giorgia Meloni: "Con il disegno di legge quadro sull'autonomia puntiamo a costruire un'Italia più unita, più forte e più coesa". E ancora: "Puntiamo a costruire un'Italia più unita, più forte e più coesa", si legge in una nota della premier. "Il Governo avvia un percorso per superare i divari che oggi esistono tra i territori e garantire a tutti i cittadini, e in ogni parte d'Italia, gli stessi diritti e lo stesso livello di servizi", aggiunge.