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Venerdì, 29 Marzo 2024
Il caso

"Purtroppo i russi accerchiarono l’esercito nazifascista": la gaffe della Regione veneto

Polemiche per la circolare dell'assessore all'Istruzione Donazzan per ricordare la battaglia degli alpini di Nikolajewka durante la Seconda guerra mondiale

"Purtroppo già nel mese di dicembre i russi dilagano accerchiando le divisioni posizionate più a est". È con questo passaggio che l'assessora all'Isruzione della Regione Veneto, Elena Donazzan ha rievocato la battaglia di Nikolajewka del 26 gennaio 1943, l'epilogo tragico della campagna di Benito Mussolini nell'Unione sovietica che costò la vita a più di 250mila soldati italiani, di cui 57mila alpini. Lo ha fatto in una circolare inviata alle scuole per celebrare la giornata degli alpini, istituita dalla Regione nella passata legislatura. Già all'epoca, il giorno scelto fu oggetto di polemiche. Ma la lettera di Donazzan, esponente di Fratelli d'Italia, già accusata di simpatie neofasciste, ha rinfocolato le critiche. Tanto più perché arrivata a ridosso di un'altra giornata, quella in memoria delle vittime dell'Olocausto.

Secondo gli storici Francesco Filippi, Carlo Greppi ed Eric Gobetti, "ogni giorno in cui i soldati italiani hanno combattuto sul fronte russo, prima avanzando e poi ritirandosi, è stato un giorno in più in cui i cancelli di Auschwitz restano sprangati sull'orrore. E in cui si permette alla guerra d'aggressione dell'Asse di mietere milioni di vittime", per cui "la scelta del 26 gennaio, che potrebbe a prima vista sembrare semplicemente impropria, risulta in definitiva insultante, prima di tutto per gli alpini stessi. Qualunque corpo militare di un paese democratico dovrebbe inorridire all'idea di passare alla storia, celebrato dalla memoria pubblica, attraverso uno degli episodi più vergognosi della già spaventosa storia dei fascismi europei".

Il segretario del Pd in Veneto, Andrea Martella, chiede l'intervento immediato del ministero dell'Istruzione "per stigmatizzare - dice - la circolare dell'assessorato agli istituti scolastici del Veneto che 'piega' la battaglia degli alpini a Nikolajewka del 26 gennaio 1943 ad una sorta di esaltazione del regime fascista. Chiediamo che si prendano ufficialmente le distanze da grette e pericolose forme di revisionismo surrettizio". Dello stesso avviso la consigliera regionale Elena Ostanel del movimento ‘Il Veneto che vogliamo’: “È una lettera vergognosa, che chiedo al governatore Luca Zaia di far ritirare dalle scuole. Quello che andrebbe ricordato di quella triste pagina di storia è che gli alpini, e tutti i soldati italiani, furono mandati al massacro a migliaia di chilometri dalla loro Patria, con scarpe e divise estive, morendo di freddo oltre che di pallottole. E tutto questo per la brama di potere e di conquiste di un regime fascista assassino ed indegno, servo dei nazisti”.

Donazzan si difende: "È una polemica inutile, pretestuosa e offensiva. Quel 'purtroppo' - in riferimento all'accerchiamento delle truppe nazifasciste da parte dei sovietici ndr. - che qualcuno vuol leggere in malafede, va letto invece in buonafede, perché riferito alle vittime italiane di quella battagli. Chi mi critica è in malafede, lo fa in modo strumentale. Leggano cosa ha scritto Mario Rigoni Stern sulla battaglia di Russia", conclude l'assessora. 

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