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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Di Battista e quelle frasi da Fazio su Tav e tangenti: gli industriali lo querelano

L'esponente del M5s aveva parlato di "tangenti da restituire" e di possibili infiltrazioni della 'ndrangheta. A sporgere querela alcune associazioni e realtà imprenditoriali piemontesi

Querela in arrivo per Alessandro Di Battista. Nel mirino alcune sue dichiarazioni su presunti (molto presunti) episodi di corruzione legati alla realizzazione del Tav rilasciate a "Che tempo che fa" lo scorso 20 gennaio. L'esponente M5s aveva esordito dicendo di non avere le prove di quanto stava per affermare, poi però ci era andato giù pesante facendo esplicito riferimento a "tangenti" da restituire e a possibili infiltrazioni della criminalità organizzata.

Gli imprenditori querelano Di Battista dopo le parole sul Tav da Fazio

Per questo oggi alcune associazioni e realtà imprenditoriali (Unione Industriale di Torino, AMMA, ANCE Piemonte, Confagricoltura Piemonte e Confindustria Piemonte) hanno depositato querela nei confronti dell’ex parlamentare dei 5S, "in ragione delle sue affermazioni" secondo cui "esisterebbe un legame fra ‘ndrangheta e Comitati SìTav, oltre ad accenni a non meglio precisati episodi di corruzione".

"In quanto promotori di un Comitato SìTav e di numerose iniziative a sostegno dell’infrastruttura - si legge nella nota -, le associazioni querelanti si considerano destinatarie dell’offesa e ritengono tali dichiarazioni gravemente lesive della loro reputazione".

E ancora: "Le associazioni imprenditoriali hanno ritenuto offensive tali dichiarazioni e si sono perciò rivolte alla Magistratura chiedendo un intervento volto alla tutela della loro reputazione e al riconoscimento della valenza diffamatoria delle affermazioni di Di Battista".  

Le parole di Di Battista da Fazio: "Qualcuno si è già steccato qualche tangente"

L’esponente del M5s, ospite di Fazio, aveva in effetti parlato di possili inflitrazioni della 'ndrangheta. "Io non c’ho le prove, però ricordo quando due ‘ndranghetisti furono intercettati e dicevano 'adesso ci tocca fondare un comitato Sì tav'".

Di Battista aveva poi aggiunto: "Credo che il problema del Tav per qualcuno non sia: si fa, non si fa. Io credo che qualcuno si sia già steccato qualche tangente e qualora non si dovesse fare quest’opera qualcuno sarà costretto a mettersi le mani in tasca e restituire la tangente a chi l’ha pagata". 

Quando Fazio gli aveva chiesto se avesse un’idea precisa di chi si era lasciato corrompere, Di Battista però si era mantenuto sul vago: "Un po’ il Paese l’ho capito, so che le mazzette si sono trasformate, oggi si chiamano consulenze. La corruzione di oggi si chiama consulenza, le bustarelle sono sempre più passate di moda. Studiamo tutte le consulenze che ci sono dietro al Tav e affrontiamo questo dramma legato alla corruzione". 

Il video di Di Battista a "Che tempo che fa"

(Video Rai)

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