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Giovedì, 25 Aprile 2024
POLEMICHE

Becchi supera il limite, la frase shock in tv: "Repubblica? Il giornale dell'orfano"

Il chiaro riferimento al direttore della testata Mario Calabresi, figlio del commissario ucciso dai terroristi rossi nel 1972. La redazione della tv si scusa: "Ci dissociamo completamente"

"La Repubblica? E’ il giornale dell’orfano". È quanto ha detto ieri in diretta tv su SkyTg24 il professore Paolo Becchi, habitué dei salotti televisivi e a lungo considerato dai media l’ideologo "non ufficiale" del M5s, sebbene già da diversi anni Becchi si sia allontanato dal Movimento. A cosa si riferiva il professore? È evidente che Becchi abbia voluto alludere alla tragedia personale del direttore di Repubblica, Mario Calabresi, figlio del commissario Luigi Calabresi, assassinato nel 1972 a Milano da un commando di terroristi di estrema sinistra.

All’epoca dei fatti Calabresi figlio aveva solo due anni, ma quella tragedia ha segnato la sua vita come il diretto interessato ha anche raccontato in un libro pubblicato nel 2007, "Spingendo la notte più in là".

Al momento dei fatti in studio era presente il giornalista di Repubblica Daniele Bellasio: "Spero di aver capito male, ma preferisco che non lo ripeta. Dovrete scusarvi", ha detto a caldo Bellasio.

Dalla redazione di SkyTG24 riascoltano l'audio (che era disturbato) e confermano la gravità delle parole di Becchi, prendendo immediatamente le distanze. Il conduttore, Renato Coen, invita Becchi a scusarsi: "Scusarmi? Ma non ci penso nemmeno! Ho detto la verità". A quel punto Bellasio abbadona la trasmissione spiegando di non avere "intenzione di dialogare con quella persona".

Il direttore di Repubblica, Mario Calabresi, ha commentato così l'episodio su Twitter: "Grazie @dbellasio ma i deliri di un cretino non meritano troppo spazio e attenzione"


"Ci dissociamo completamente dalle orribili parole del professor #Becchi, come fatto in diretta da @RenatoCoen. Inaccettabili. @SkyTG24 non tollera simili affermazioni" ha fatto sapere Sarah Varetto, direttore di SkyTg24.

Anche il conduttore Renato Coen ha voluto prendere posizione: "Imbarazzante per chi lo ha detto e purtroppo per noi che nostro malgrado lo abbiamo trasmesso. Ci dispiace per la frase di #Becchi su #Repubblica e @mariocalabresi. Mi dissocio, ovviamente".


Sempre su Twitter, Riccardo Puglisi ha fatto però notare, allegando come prova uno screenshot, che non è la prima volta che Becchi "usa questa orribile definizione".

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Intanto sui social molti utenti hanno lanciato un appello a conduttori ed editori affinché Becchi non venga più invitato a prendere parte a trasmissioni tv.

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