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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Bellanova ‘spiega’ le sue lacrime: “Ho combattuto e ho avuto la forza di piangere”

La ministra per le Politiche Agricole ha scritto un lungo post su Facebook per rispondere a chi l’ha criticata e attaccata dopo la commozione che ha mostrato in conferenza stampa parlando dell’accordo raggiunto sulla regolarizzazione temporanea dei lavoratori stranieri nelle campagne e in famiglia

“È vero. Ho pianto”. La ministra Teresa Bellanova rivendica con orgoglio il momento di commozione mostrato ieri sera durante la conferenza stampa di presentazione del dl Rilancio, durante la quale ha parlato dell’accordo di regolarizzazione temporanea per braccianti, colf e badanti stranieri in Italia.

“Ho faticato, ho combattuto, e alla fine ho pianto. Io ho avuto la forza di piangere - sì, la forza - perché ho fatto una battaglia per qualcosa in cui credevo sin dall’inizio, perché ho chiuso il cerchio di una vita che non è soltanto la mia, ma è quella di tantissime donne e uomini che come me hanno lavorato nei campi”, scrive questa mattina su Facebook la ministra per le Politiche Agricole, ex bracciante lei stessa. Originaria della provincia di Brindisi, ha iniziato a lavorare nei campi ad appena 14 anni in condizioni molto dure e impegnandosi subito nell’attività sindacale.

La ministra replica poi a chi l’aveva criticata (o in molti casi attaccata duramente). Ad esempio i due principali esponenti di centrodestra, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, hanno infatti commentanto negativamente non solo l'accordo in sé - del quale Bellanova è stata promotrice - ma anche la commozione della ministra nel rivendicarlo. "Le lacrime del ministro Bellanova (Fornero 2) per i poveri immigrati, con tanti saluti ai milioni di italiani disoccupati, non commuovono nessuno", ha detto il leader della Lega Salvini mentre per Meloni di Fratelli d'Italia Bellanova avrebbe fatto meglio a commuoversi per le "centinaia, forse migliaia di italiani" che "in queste settimane hanno pianto, magari di notte, di nascosto dai loro figli, schiacciati dalla disperazione per aver perso tutto, o per timore di perdere tutto. Aspettando un aiuto che non è arrivato mai. Stasera (ieri, ndr)  il ministro Bellanova si è commossa. Ma per la regolarizzazione degli immigrati. Io sinceramente sono basita".

Le lacrime della ministra Bellanova 

Scrive Bellanova: “Però una cosa la voglio dire, a chi sta con me e a chi sta contro di me: le lacrime non le giudicate perché appartengono non a me sola, ma a chi ha ogni giorno il coraggio di sfidare per cambiare, sapendo che si può perdere o vincere. Sono cose che hanno a che fare con la vita, con l’impeto e la forza delle idee - scrive Bellanova - Le lacrime sono il segno costitutivo, generativo della nostra specie. Chi le teme, o chi non ne comprende il senso e la forza, ha perso di vista il carattere più importante dell’umano: la coscienza delle cose, quant’è prezioso mostrarsi vulnerabili. Se abbiamo perso di vista questo, se non sappiamo più riconoscere cosa significa il pianto di chi crede in quello che fa, è preoccupante. Più di ogni battaglia, vinta o persa che sia”.

“La forza delle donne - conclude - ed anche di molti uomini, è proprio saper piangere: non esiste un ‘pianto di genere’, perché l’unico genere capace di pianto è quello umano. Le donne qui non c’entrano nulla: c’entrano coloro che ogni giorno portano avanti le battaglie in cui credono, magari impopolari ma giuste. Quelli che avanzano il cuore senza bisogno di calcolare le distanze. Spostano la notte più in là. E credono nella politica che guarda in faccia i problemi che attendono risposte”.

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