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Venerdì, 19 Aprile 2024
Crisi economica

Benzina: weekend di sconti, poi rincari in arrivo

Si riparte. Eni, Esso, Ip e TotalErg alla guerra degli sconti. Da lunedì previsti nuovi aumenti. Ma la Cisl svela il come e il perché di questa battaglia all'ultima promozione: "Sono i lavoratori a pagare"

Weekend alle porte. E ripartono promozioni e sconti sui prezzi della benzina in modalità "Fai da te" con Eni che ha fissato i nuovi prezzi a 1,6 euro al litro per la benzina e 1,5 per il diesel.

Rispondono Esso che preannuncia "nuovamente competitiva" sul Selfpiù, Ip che "si muove con forti sconti" e TotalErg che "taglia sui prezzi self".

Ma intanto… Intanto i prezzi del carburante continuano a salire. E' quanto rivela Quotidiano Energia: a intervenire sui prezzi raccomandati sono state Esso con 1 centesimo di euro al litro di rialzo su benzina e diesel e TotalErg con 0,5 centesimi, anche in questo caso su entrambi i prodotti con prezzi medi nazionali serviti a 1,815 per la benzina, 1,704 per il diesel e 0,777 per il Gpl.

Un "deciso rialzo che continuerà nei prossimi giorni". Questa la stima fatta da Luca Squeri, presidente nazionale di Figisc-Confcommercio. "La quotazione del greggio, anche con i dati di ieri - spiega Squeri - è aumentata notevolmente, portandosi da 74 a 80 euro/barile. I prezzi interni sono aumentati da venerdì scorso di 0,013 euro/litro per la benzina e di 0,014 euro/litro per il gasolio".

Di conseguenza "le tendenze al rialzo del mercato internazionale e il fatto che tali aumenti siano stati trasferiti sui prezzi interni a tutt'oggi solo per un quarto del loro ammontare, al di là delle campagne di sconti previste per il week end, fanno ragionevolmente considerare che ci siano le condizioni per un aumento dei prezzi nei prossimi giorni, stimabile in una media tra i prodotti di almeno 2 eurocent/litro".

La politica adottata è quindi chiara: scontare nel weekend, aumentare nei giorni lavorativi.

Il perché lo spiega la Cisl Fegica, sindacato dei benzinai prendendo come esempio il caso Eni.

Eni sconta al massimo nei giorni di chiusura delle stazioni, quindi con modalità self, "facendo così pagare il prezzo della campagna di sconto agli esercenti".

LA DENUNCIA - "Gli oltre 300 milioni di euro di indebitamento complessivo dovuto alla campagna di sconto delle circa 4.300 piccole imprese di gestione che espongono il marchio dell’azienda Eni è la dimostrazione di chi paga il conto della campagna di sconto di queste settimane ampiamente pubblicizzata, con la quale il Cane a sei zampe prova a rifarsi il trucco agli occhi dell’opinione pubblica a cui deve far dimenticare il record di 34 aumenti consecutivi dei prezzi dei carburanti nei primi tre mesi di quest’anno”.

La Cisl Fegica attacca dopo i risultati dell'indagine effettuata presso i gestori a marchio Eni che svela ben "84 milioni di euro di insoluti". In pratica, merci fatturate e non pagate da Eni "che si aggiungono ai 223 milioni di euro di indebitamento verso il sistema bancario".

Un "sistema", quello adottato da Eni, volto a rientrare del costo della promozione "spingendo il settore al collasso: offrendo gli sconti con la macchinetta self" infatti "il gestore deve rinunciare fino al 70% del margine definito sindacalmente".

Risultato, "le famiglie che traevano, a diverso titolo, il proprio reddito dalla loro attività prestata negli impianti Eni, sono ridotte sul lastrico da una azienda che, insieme a poche altre, controlla rigidamente un mercato ingessato”.

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