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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Grillo blinda Di Maio: "Il capo del Movimento 5 stelle è lui, non rompete"

Beppe Grillo: "Luigi Di Maio lavora 25 ore al giorno e non può essere sostituito per nessuna ragione, anzi va sostenuto, io ci sarò di più e gli darò una mano"

Ci pensa Beppe Grillo a blindare la posizione di Luigi Di Maio a capo del Movimento 5 stelle. Il capo politico del M5S Luigi Di Maio e il garante e fondatore del Movimento, Beppe Grillo, si sono incontrati sabato mattina a Roma. I due - si legge in una nota - hanno discusso a lungo del nuovo corso governativo del M5S apertosi a seguito delle politiche del 2018. “Non possiamo essere gli stessi di prima, dobbiamo guardare avanti con grande entusiasmo”, hanno sottolineato.

M5s: "Nuovo contratto di governo da gennaio"

Durante l'incontro Di Maio e Grillo "hanno convenuto -riferisce la nota - sull’ipotesi di avanzare la proposta di un nuovo contratto di governo “a partire da gennaio”, per finalizzare “progetti ambiziosi e di alto livello, con lo scopo di intervenire su tematiche fondamentali del nostro Paese e non solo come il clima, salario minimo, il reddito universale, l’intelligenza artificiale, l’energia, le infrastrutture”. Secondo il capo politico M5S e il garante, “il mondo è già cambiato”, questo “è un momento di grande entusiasmo” e il futuro bisogna progettarlo insieme.

Beppe Grillo ritiene che “Luigi Di Maio, lavora 25 ore al giorno e non può essere sostituito per nessuna ragione, anzi va sostenuto, io ci sarò di più e gli darò una mano”. “Una persona - aggiunge Grillo - deve poter decidere e fare scelte importanti. Un referente ci vuole”.

Beppe Grillo: "Il capo è Di Maio, non rompete"

In un video postato su Facebook, Beppe Grillo, durante l'incontro con Di Maio, dice: "Tu il coraggio ce l'hai, non possiamo continuare a fare dei Facebook con uno contro l'altro, che si dice questo qua va bene e non va bene. Le situazioni devono essere chiare: il referente è lui, il capo politico è lui, io ci sarò un po' più vicino, quindi non rompete i c...ni , fatemi la cortesia, se no ci rimettiamo tutti". Con Grillo “siamo d’accordo su tutto, sono smentite le leggende metropolitane di questi giorni”, ha dichiarato Di Maio ai giornalisti al termine dell’incontro all’hotel Forum.

Sfiduciare Di Maio è una missione quasi impossibile

Nel difficile momento che sta vivendo il Movimento 5 stelle (abbondantemente sotto il 20 per cento nei sondaggi)  pesa secondo molti l'assenza di Beppe Grillo, che da tempo si tiene fuori dallo scontro interno. Ci sono parlamentari ormai palesemente insofferenti della gestione di Di Maio, altri "responsabili" non lo mettono per ora in discussione ma chiedono al leader di aprire un vero confronto interno.  

I malumori nel Movimento 5 stelle non mancano, ma è bene ribadire che Di Maio è sempre stato saldo al suo posto. Infatti secondo lo statuto M5s la mozione di sfiducia nei suoi confronti potrebbe essere promossa soltanto da Beppe Grillo o dalla maggioranza assoluta dei componenti del comitato di garanzia. Poi servirebbe in ogni caso il voto online su Rousseau. Di Maio resta in sella e il Movimento nei fatti è sempre più il "suo" movimento: nessuna alleanza con il Partito democratico (né con altre formazioni), nessun esperimento civico.  "Il ruolo del capo politico dura 5 anni" ha detto Di Maio, e a maggio di quest'anno l’80 per cento per cento degli iscritti ha deciso di confermargli la fiducia con un voto su Rousseau. Fino al 2022 è difficile pensare che il Movimento 5 stelle avrà un leader diverso dal nativo di Avellino.

Zingaretti (Pd): "Bene l'impegno per il rilancio dell'azione di governo"

"Bene l'impegno per il rilancio dell'azione di governo da parte dei 5 stelle. Un passo in avanti verso la direzione da noi auspicata di andare oltre una mera maggioranza di parlamentari. Pronti al confronto". Parola del segretario del Pd, Nicola Zingaretti. "Bisogna chiudere al meglio la manovra di bilancio -prosegue il leader Dem- e abbiamo proposto al presidente Conte di lavorare insieme su una nuova agenda per il 2020. Per riaccendere l'economia, creare lavoro, rafforzare la rivoluzione verde, rilanciare gli investimenti, cambiare e semplificare lo stato, investire su scuola, università, sapere. Prima le persone. Dobbiamo costruire un'Italia più giusta, verde e competitiva".

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