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Martedì, 23 Aprile 2024
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La linea dura di Grillo sui due mandati: "Quel parlamento non se lo merita nessuno"

Il fondatore del M5s rilancia: "Diventi una legge dello Stato. Siamo appestati? Se il sistema reagisce così allora abbiamo ragione". Poi attacca Di Maio: "Una 'cartelletta' che vuole archiviarsi in qualche ministero della Nato"

"Ho guardato quel parlamento mentre Draghi parlava. Non era Draghi che mi ha sconcertato, ma è la visione di quel parlamento lì. Una visione vecchia di gente che è lì da 30 anni, da 40 anni, e cominciavamo ad essere dentro anche noi in quella visione, non distinguevi tanto... e siamo quasi il gruppo più giovane che è lì dentro. Questo mi ha fatto riflettere: quel parlamento non se lo merita nessuno, figuriamoci Draghi, non se lo merita neanche l'ultimo degli italiani".

Lo ha detto Beppe Grillo, fondatore e garante dei 5 Stelle, che in un video pubblicato sul suo blog rompe il silenzio sul tema dei due mandati e si schiera per la linea dura. "Siamo in un momento caotico, strano. Possiamo essere morti tra 15 giorni, non lo so. Però la cosa che so è che i nostri due mandati sono la nostra luce in questa tenebra incredibile, i due mandati sono l'interpreazione della politica in un altro modo, sono l'antibiotico di una politica intesa come servizio civile".

E ancora, ha spiegato il comico: "Sia io che Casaleggio, quando abbiamo fondato il Movimento e fatto queste regole, le abbiamo fatte per metterci in gioco, non per avere dei titoli, degli incarichi, fare 2-3-4 mandati... abbiamo l'esperienza e allora andiamo avanti". 

 "La verità - ha aggiunto il fondatore del M5s - è che tutti questi sconvolgimenti che sono avvenuti nel nostro Movimento, tutte queste sparizioni da una parte all'altra, defezioni, sono causate da questa legge innaturale che è contro l'animo umano. C'è gente che entra in politica per diventare una cartelletta. 'Giggino la cartelletta' adesso è di là che aspetta di archiviarsi in qualche ministero della Nato e ha chiamato intorno a sè decine e decine di cartellette che, insieme a lui, aspettano, a loro volta, di essere archiviati come tante cartellette".

Grillo: "La legge sui due mandati diventi legge dello Stato"

"Io non voglio morire come una cartelletta" ha detto ancora Grillo. "Vorrei che la legge sui due mandati diventasse una legge dello Stato. L'italia si merita una legge sui due mandati, una legge che non puoi cambiare di casacca in Parlamento, una legge elettorale proporzionale con lo sbarramento, una legge sulla sfiducia costruttiva. Noi tutte queste cose non siamo riusciti a farle e mi sento colpevole anche io... però ora abbiamo davanti a noi qualcosa di straordinario: tutti sono contro di noi, tutti, anche fisicamente, tutto l'arco costituzionale. Non ti guardano in faccia e se ti incontrano si spostano. Ci trattano come degli appestati, tutti, anche i bulli della stampa e della televisione".

"Siamo appestati? Benissimo - ha aggiunto -, se il sistema reagisce così significa una cosa sola: che abbiamo ragione. Non fatevene un problema, noi siamo l'antibiotico e se perdiamo il nostro modo di interpretare la politica abbiamo perso il baricentro di dove possiamo collocarci. Abbraccio tutti, vi dico coraggio. Io ho un cuore che pulsa, altro che cuore da banchiere" ha concluso citando la battuta del premier Draghi, "io ho un cuore da ragioniere". 

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