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Giovedì, 25 Aprile 2024
Movimento 5 Stelle / Milano

Milano 2015, Movimento 5 stelle in ispezione: "Un'Expo che profuma di mafia"

I parlamentari capeggiati da Beppe Grillo sono entrati nel cantiere dove sorgeranno i padiglioni della manifestazione. Prima l'attacco, "qui aziende in odor di mafia", poi la battuta finale: "Ma che ci verrà a fare la gente a Rho?"

Da Rho, marzo 2014, a Milano, Expo 2015. Da quelli che oggi sono i cantieri, in periferia, per il grande evento ai futuri padiglioni che proietteranno, secondo le intenzioni, Milano al centro del mondo commerciale e imprenditoriale. In mezzo, le elezioni europee "che vincerà il Movimento 5 stelle". Quelli che sembrano fenomeni slegati o conseguenziali tra loro sono in realtà il riassunto per titoli della giornata di ispezione "grillina" al sito che ospiterà l'esposizione universale.

Un'esposizione "che profuma di mafia". Sono parole forti quelle usate dai parlamentari del Movimento 5 stelle che hanno trascorso la giornata di sabato a ridosso dei cantieri dell'Expo.

Un'Expo che porta con sé una speculazione drammatica, una commistione con corruzione e mafia.

A parlare è la deputata Laura Castelli al termine della visita al cantiere di Expo alla quale ha partecipato una delegazione di parlamentari e consiglieri di M5S e anche Beppe Grillo, che ha poi tenuto un comizio al Parco delle Cave.

Una speculazione, secondo Castelli, nella quale rivestono un ruolo decisivo le "cooperative rosse" legate "ai finti buoni del Pd". "Abbiamo fatto una visita sullo stato di avanzamento dei lavori, abbiamo fatto domande di rilievo; abbiamo avuto risposte, altre le aspettiamo" ha aggiunto Silvana Carcano, consigliere di M5S in regione Lombardia. "I tempi sono urgenti, stanno lavorando 20 ore al giorno, 7 giorni su 7, con necessità di stringere perché sembra siano in ritardo". 

"Sotto l'Expo affari, lobby, partiti e speculazioni"

Tra le imprese impegnate nei lavori, secondo Carcano "c'è un elenco di aziende in odore di mafia e ci sono aziende interdette che hanno fatto ricorso e sono ritornate in cantiere". Ma il Movimento 5 stelle non contesta solo l'uso impoprio dell'area dell'Expo, in luogo di un'esposizione "diffusa e sostenibile" che il Movimento aveva proposto, ma anche "la devastazione del territorio circostante".

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Dure, come sempre, le parole di Beppe Grillo che è entrato nell'area dei lavori assieme a una delegazione di parlamentari e consiglieri del Movimento (nella foto)per poi tenere un comizio al Parco delle cave. "Ci vengono a dire che all'Expo ci verranno milioni di persone. Ma che ci andranno a fare a Rho? Questa mattina durante la visita ai cantieri erano tutti educati e un ingegnere mi ha anche detto guardi qui e guardi là. Ma cosa guardo se non c'è niente? Ci verranno milioni di persone. Ma chi è che va a Rho? Noi - ha proseguito Grillo - vorremmo che prima che si iniziassero certi lavori si facessero dei bilanci partecipativi o dei referendum propositivi dove vince la maggioranza. Non diciamo niente di rivoluzionario anzi siamo forse di conservatori ma questa ci sembra la strada da seguire".

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