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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il caso decadenza

Berlusconi, il day after del leader decaduto con Francesca e i figli

Il Cavaliere con fidanzata e figli ad Arcore. Nessun impegno ufficiale in programma fino alla manifestazione milanese dell'8 dicembre. Dal timore di un assalto delle procure alla leadership del partito: sul futuro pesano molte incognite

ROMA - E' a suo modo un giorno storico anche quello di oggi per Silvio Berlusconi: il primo da non parlamentare dopo vent'anni. Dopo la convulsa giornata di ieri, il Cavaliere ha scelto di passare il suo "day after" con gli affetti più cari ad Arcore. Ha fatto rientro a Milano ieri sera dopo aver preso parte alla manifestazione contro la sua decadenza da senatore e rimarrà a Milano per tutto il resto della settimana.

Il programma ufficiale non prevede appuntamenti, anche se l'intenzione del Cavaliere è quella di proseguire l'offensiva mediatica. E' per questo che non sono escluse interviste ai tg.

Stamattina Berlusconi è rimasto a villa San Martino in compagnia solo della fidanzata Francesca Pascale - che sul caso ha richiesto udienza a Papa Francesco - e di alcuni dei figli, tutti protagonisti fra ieri e oggi di dichiarazioni pubbliche di solidarietà al loro padre e di sdegno per la sua decadenza. Molte invece, anche stamani, le telefonate da amici e collaboratori di sempre. Berlusconi, poco prima di pranzo, ha poi lasciato la sua residenza in auto da solo con la sua scorta.

A tutti, ieri in via del Plebiscito, l'ex premier ha promesso di rimanere in campo. Lo ha assicurato ai manifestanti a cui ha dato appuntamento per l'8 dicembre, giorno delle primarie Pd in cui niente affatto a caso si svolgerà a Milano una kermesse per celebrare la nascita dei primi mille club "Forza Silvio". Ha assicurato che ci si rivedrà tutti in occasione del primo giorno per la nuova campagna elettorale, ma in realtà sul futuro pesano molte incognite. E i dubbi sono ben presenti nel Cavaliere così come nei suoi parlamentari.

Nel comizio di ieri il Cavaliere ha annunciato che intende continuare a combattere anche da fuori del Parlamento, ma il suo timore ora è quello di un nuovo assalto delle procure, a partire da quelle di Milano e Napoli. "Ci sono dei pm - ha detto ieri dal palco - che non vedono l'ora di farsi pubblicità sulla mia pelle per diventare idoli della sinistra".

Decadenza Berlusconi, fedelissimi in piazza (Foto Today.it)

Il discorso tenuto sotto la sua residenza romana non è stato però molto apprezzato dai "falchi" di Forza Italia, che dal loro leader si aspettavano altri sfoghi e altri toni: contro il Pd, contro i "cugini coltelli" di Nuovo Centrodestra e, forse soprattutto, contro Giorgio Napolitano. E invece nessun affondo da parte di Berlusconi: per non dare ad alcuno la soddisfazione di vederlo domo o sconfitto, ha poi spiegato. Ma ad andare in pressing sul Quirinale ci ha comunque pensato il partito: con la richiesta di un incontro al Colle per discutere del "delicato momento" politico. Il Cavaliere ha parlato per trenta minuti davanti ai suoi sostenitori. L'intervento sul palco allestito a via del Plebiscito è stato collocato in maniera studiatissima: mentre Anna Maria Bernini faceva la dichiarazione di voto a nome di Forza Italia ma prima che il presidente del Senato Piero Grasso, recitando quella formula di rito che è suonata fin troppo formale rispetto alla portata del passaggio, lo dichiarasse ufficialmente un "extraparlamentare".

Manifestazione Forza Italia, Berlusconi parla ai fedelissimi

Davanti ai manifestanti radunati sotto palazzo Grazioli, l'ex premier ha parlato di giornata di "lutto della democrazia", ha attaccato i magistrati e si è mostrato sprezzante con il Pd che adesso - ha detto - è "euforico" e potrà "brindare" per aver raggiunto l'obiettivo perseguito da 20 anni: eliminarlo politicamente. Il passaggio dedicato ad Alfano è stato tanto breve quanto significativo: il Cavaliere ha evitato di nominarlo, si è limitato a parlare di "quelli che sono andati via" sottolineando che Forza Italia è dalla parte giusta e non tradirà mai i suoi elettori. Tradire, appunto, è la parola chiave.

LA STAMPA MONDIALE E LA DECADENZA - Era inevitabile: la decadenza di Silvio Berlusconi irrompe sulla stampa internazionale anche nel "day after" del cruciale voto a Palazzo Madama rimbalzando sulle prime pagine di diversi quotidiani del mattino. E dalla Germania agli Usa tutti si chiedono se questa sia davvero la fine del Cavaliere, sicuri, tuttavia, che per l'Italia sia iniziata una nuova era. In Gran Bretagna la notizia guadagna l'apertura del Financial Times secondo il quale, con un Cavaliere meno influente sulle larghe intese, "i timori di elezioni a sorpresa hanno lasciato spazio alle speranza dei mercati che Letta possa sopravvivere fino al 2015". Il Guardian traccia per il Cavaliere un futuro in politica alla Beppe Grillo: "Nessuno crede che l'espulsione lo fermerà", scrive, rimarcando come in tanti "si chiedano quanto sarà lungo l'addio di Berlusconi". "Arrivederci Silvio: Berlusconi esce di scena (per ora)". Con questo titolo, è il Daily Telegraph l'unico tra i quotidiani britannici che, nel dare la notizia dell'espulsione di Silvio Berlusconi dal Senato, azzarda una previsione o un commento.

Il Times sottolinea invece che si è trattato di "un voto storico", ricordando che Silvio Berlusconi, per quattro volte presidente del consiglio, è il leader italiano che è rimasto più a lungo alla guida del Paese dopo Benito Mussolini. In Germania l'espulsione dell'ex premier è in grande evidenza sui principali quotidiani. "Cacciato dal Senato: per Silvio Berlusconi questo è tutto", titola Der Spiegel sottolineando come il Cavaliere "non abbia quasi nessuna possibilità di restare nel business della politica". Per Die Welt "l'espulsione di Berlusconi è un momento storico, che potrebbe quasi segnale la fine della Seconda Repubblica italiana", mentre Suddeutsche Zeitung rimarca come la perdita del seggio abbia "conseguenze in merito ai numerosi processi che ancora lo coinvolgono«. »Finale di partita per Berlusconi", titola il francese Libération, che dedica alla decadenza del Cavaliere due pagine nella sezione esteri con un commento, a firma del corrispondente a Roma Eric Jozsef, che ripercorre le evoluzioni degli ultimi mesi, parlando di "politica italiana in una nuova era". In un richiamo di prima pagina, Le Figaro parla invece di "giorno di lutto di Silvio Berlusconi", rimandando a un articolo nelle pagine interne, accompagnato da una foto scattata ieri durante il discorso da Palazzo Grazioli. In Spagna El Pais dedica l'apertura e diversi articoli al Cavaliere e alla sua storia evidenziando come ieri "abbia perso la protezione della politica di fronte alla giustizia italiana". El Mundo in un commento ricorda come già tante volte in passato l'ex premier sia dato per finito e titola: "Un'araba fenice con molti epitaffi politici sulle spalle". E la notizia finisce in prima pagina anche sul New York Times che parla di "drammatica e umiliante espulsione", mentre il Wall Street Journal evidenzia il "colpo fisico a un uomo che ha dominato la politica italiana per circa due decadi". E dall'altra parte del mondo anche l'agenzia cinese Xinhua si sofferma sulla decadenza del Cavaliere premettendo che avrà "un sicuro impatto sulla politica italiana".

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