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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il ritorno del Cavaliere

Berlusconi vota la fiducia da europeista, atlantista e uomo di pace

Il tanto atteso discorso del fondatore di Forza Italia in Senato: "Noi con l'Occidente e con Kiev"

In perfetta linea con il programma e le idee della coalizione di centrodestra l’intervento del senatore Silvio Berlusconi nel giorno della fiducia al governo Meloni. "Noi oggi voteremo convintamente la fiducia e da domani lavoreremo con lealtà, con passione e con spirito costruttivo, per realizzare il nostro programma", ha dichiarato il fondatore di Forza Italia, dopo aver annunciato di essere diventato nonno per la 17esima volta. Nell'intervento in Aula Berlusconi ha ricordato tutti i suoi successi politici, sottolineando che la prima premier donna dell’Italia è del centrodestra, coalizione di governo da lui fondata 28 anni fa.

La replica della Meloni in Senato e il 'whatever il takes' sulla speculazione

Berlusconi ha poi letto passo passo il suo discorso, dichiarando che le priorità del Paese sono la riforma del fisco e della giustizia. Quest’ultima è "irrinunciabile", non solo per la "durata ragionevole dei processi" ma anche "per una questione di civiltà e di libertà. Una riforma davvero garantista, non contro la magistratura ma per il diritto, per l'equità, per la libertà".

L’apice dell’attenzione si è toccata quando Berlusconi ha iniziato a parlare della guerra in Ucraina, visti i recenti audio shock a difesa di Putin nei quali dichiarava che il presidente russo voleva imporre a Kiev un "governo di gente per bene" e che "la colpa della guerra è di Zelensky". "Le nostre scelte sono sempre dalla parte dell’Occidente e di Kiev", ha dichiarato in Senato Berlusconi, aggiungendo che Forza Italia lavorerà al fianco della Meloni "con impegno e con lealtà, per realizzare il programma sul quale abbiamo avuto la fiducia degli italiani. Lo faremo da liberali, da cristiani, da garantisti, lo faremo da europeisti e da atlantici", cercando così di mettere a tacere ogni dubbio sulla sua posizione in materia di politica estera.

"Io sono sempre stato un uomo di pace e i miei governi hanno sempre operato per la pace e sempre in pieno accordo con i responsabili di governo dell'Europa, della Nato e degli Stati Uniti", ha aggiunto. Parlando dei suoi rapporti passati con la Russia ha detto: "Il mio progetto, le speranze di molti, erano allora quelle di recuperare la Russia all'Europa. Questo progettavamo per poter affrontare insieme con un Occidente rafforzato dall'apporto della Russia alla grande sfida sistemica del 21/mo secolo, quella del pericoloso espansionismo cinese. Purtroppo l'invasione dell'Ucraina ha vanificato questo nostro disegno, perché siamo tornati a prima del 2002, con la Russia isolata dall'Europa e con l'Europa e l'Occidente uniti contro la Russia".

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