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Giovedì, 25 Aprile 2024
La posizione

Berlusconi contro il Governo, Biden e la Nato

Il presidente di Forza Italia è intervenuto a sorpresa alla Fiera di Treviglio, in occasione di una iniziativa elettorale

Nella sua ultima apparizione pubblica, quella della convention di Forza Italia a Milano, Silvio Berlusconi ci era andato giù duro contro il presidente della Russia Vladimir Putin. "Ha deluso" aveva detto, condannando l’invasione dell’Ucraina. Se qualcuno pensava che quelle parole corrispondessero ad una totale sintonia con la posizione degli Stati Uniti, della Nato e dell’Occidente in generale, ha sbagliato. Ieri il leader di Forza Italia ha attaccato anche Biden e la Nato, con un intervento a sorpresa alla Fiera di Treviglio, in occasione di una iniziativa elettorale promossa dal deputato azzurro Alessandro Sorte. 

Berlusconi ha prima criticato il Governo per la scelta di inviare certe armi: "Temo che questa guerra continuerà, siamo in guerra anche noi perché gli mandiamo le armi, adesso, dopo le armi leggere, mi hanno detto che gli mandiamo carri armati e cannoni pesanti, lasciamo perdere, cosa significa tutto questo? Che avremmo dei forti ritorni dalle sanzioni sulla nostra economia e ci saranno danni ancora più gravi in Africa e allora è possibile che si formino delle ondate di profughi e questo è un pericolo derivante dalla guerra in Ucraina. Bisogna pensare a qualcosa di eccezionale per far smettere a Putin la guerra". 

L’ex Cavaliere parla dal palco allestito per l'occasione. Ad accompagnarlo la compagna e deputata azzurra Marta Fascina. Con l'ex premier anche la senatrice e neo coordinatrice regionale della Lombardia Licia Ronzulli, la cui nomina ha fatto saltare i nervi dentro Forza Italia. Fatto sta che di fronte a una situazione del genere, Berlusconi attacca Biden e il segretario Nato Stoltenberg: "Non abbiamo leader nel mondo, non abbiamo leader in Europa. Un leader mondiale che doveva avvicinare Putin al tavolo della mediazione, gli ha dato del criminale di guerra e ha detto che doveva andare via dal governo russo. Un altro, segretario della Nato ha detto che l'indipendenza del Donbass non sarebbe mai riconosciuta. Capite che con queste premesse il signor Putin è lontano dal sedersi ad un tavolo".  

Insomma Berlusconi in un certo senso prova a spiegare come mai la pace sia lontana ancora, prendendo una posizione critica sia nei confronti di Putin che nei confronti dell’Europa e dell’Occidente. 
 

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