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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Berlusconi: "Sarò ancora io il leader dei moderati"

L'ex presidente del Consiglio annuncia in un'intervista di voler "continuare a guidare i moderati finché gli italiani lo vorranno. E il governo Monti è solo una parentesi"

Silvio Berlusconi non lascia, anzi raddoppia. In un'intervista rilasciata a Roberto Gelmini e pubblicata in appendice al libro "L'onestà al potere" - incentrato sui nove anni di governo di Milano del sindaco Gabriele Albertini - il Cavaliere si ri-propone come figura unificatrice del fronte dei moderati.

L'obiettivo di Berlusconi è quello di "continuare a essere il leader dei moderati finché gli italiani lo vorranno. E di lavorare ogni giorno, con tutte le mie forze, come ho sempre fatto, affinché, terminata la fase comunque transitoria del governo Monti, un centrodestra in parte rinnovato e più ampio torni a guidare il paese''.

IL VOTO A MILANO - "La sconfitta a Milano alle elezioni amministrative non ci ha certo fatto bene - dichiara l'ex premier all'autore del libro - ma è stata soprattutto un sintomo di un clima politico generale che si andava deteriorando sempre più, non solo in Italia. Ricordo che, alle elezioni di medio termine, tutti i governi europei in carica hanno subito gravi sconfitte".

"NOI DIVERSI DALLE SINISTRE" - C'è anche spazio per una stoccata alle 'sinistre di governo' e una breve analisi della situazione politica attuale. "La sinistra, quando vince, non scende a patti. Quando nel 2006 prevalsero per 24.000 voti alle elezioni politiche proponemmo un governo di unità nazionale per gestire il paese spaccato a metà. Non si peritarono neppure di rispondere". "Per venire ai nostri giorni - racconta poi Berlusconi - pur avendo la maggioranza sia alla Camera che al Senato e senza essere stati mai sfiduciati dal Parlamento non abbiamo esitato a farci da parte perché abbiamo ritenuto che questo sarebbe stato più conveniente per il paese al fine di consentire una larga convergenza di fronte all'emergenza. Questa è la differenza tra noi e loro".

In un centrodestra in fermento tra prese di posizione e tatticismi, tra possibili alleanze ed eventuali coalizioni per le politiche del 2013, le dichiarazioni del Cavaliere suscitano i primi malumori. "Berlusconi che dice di voler restare leader dei moderati mette una pietra tombale sull'ipotesi di una riunifazione di anime politiche alternative alla sinistra e tarpa le ali ad Alfano", ha dichiarato il vicepresidente di Fli Italo Bocchino.
 

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