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Martedì, 23 Aprile 2024
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E' ancora Silvio show: "Volevo costruire ospedali per bambini ma c'è bisogno di me"

Berlusconi parla a TgCom24 del futuro, suo e del Pdl ("Punto a vincere le elezioni e compiere la rivoluzione liberale"), attacca il Pd ("Bersani un vecchio Boiardo della sinistra") e bolla come "traditori" Casini e Fini.

Silvio Berlusconi punta "a vincere" le elezioni "per poter completare la rivoluzione liberale che da sempre indico come traguardo ai nostri elettori".

"Puntiamo al 40% in modo che con l'attuale legge elettorale avremmo il 55% dei voti alla Camera dei Deputati", ha spiegato il leader del Pdl intervistato da Alessandro Banfi su Tgcom24.

Berlusconi si dice "sicuro di poter arrivare a questo risultato perché tutti gli italiani che ci avevano dato il loro voto, nei sondaggi si sono ritirati, non sono andati a collocarsi su altri partiti. Io non devo cercare nuovi elettori, ma rivolgermi agli stessi del 2008 distruggendo bolle di menzogne e rimediando al fatto che nell'ultimo anno non ho fatto una sola apparizione in tv e indicando con precisione cosa abbiamo intenzione di fare".

SULLA SINISTRA. "Bersani è un Boiardo della vecchia sinistra", dice Berlusconi, che ricorda: "Il primo motivo che mi spinse a scendere in campo nel 1994 era quello di non consegnare il mio Paese a una sinistra che non era e che oggi ancora non è socialdemocratica. Siamo sfortunati in questo. In Inghilterra e Germania è successo mentre noi siamo ancora qui con una sinistra che ha sempre nel suo sentire e nel modo di agire quello che è stata la sinistra ortodossa basata sull'invidi, basata sulla volontà di credere a una Gerusalemme celeste da portare in terra, una società senza classi dove tutti sarebbero legittimati a dare per le loro capacità di lavoro e prendere per i loro bisogni. In questo corso della storia verso la Gerusalemme, il vero comunista che si fosse trovato a chi lo ostacolava, avrebbe avuto il compito di eliminarlo fisicamente. Queste radici sono antiche, ma ancora sono le radici della nostra politica. E anche ultimamente quando il Pd ha avuto in Renzi la possibilità dell'introduzione della novità e, come io ho sperato, di trasformare il Pd in partito socialdemocratico, si è visto invece prevalere i vecchi protagonisti e oggi - afferma Berlusconi - ci troviamo di fronte Bersani, un vecchio boiardo del Pci".

SUL PDL. "Abbiamo in mente un grande rinnovamento. Gli ex An in totale amicizia si stanno avviando a una nuova formazione politica che resterà nei moderati e che condividerà con noi i voti. Dall'altra ci sarà un immagine che ritornerà di più a Forza Italia. Coloro che rimarranno nelle liste non saranno pi— di un centinaio, mentre il 50% dei nomi lo prenderemo dal mondo del lavoro, un altro 20% dall'esperienza degli amministratori locali".

SULLE ALLEANZE. Parlando di chi lo ha tradito e delle alleanze sfumate, Berlusconi spiega: "È facile tradire Berlusconi. Io vengo dal mondo dell'impresa e dello sport, mondi nei quali è difficile avere successo se non si sa fare squadra. Una cosa impossibile da addossarmi è quella di non saper fare squadra. Io non so dare ordini, ma so convincere. Con Bossi abbiamo avuto una collaborazione leale. Con Tremonti abbiamo avuto grandi divergenze ma sempre con un comportamento corretto".

I TRADITORI. Casini e Fini sono le persone peggiori che ho incontrato nella mia vita. Sono traditori non miei, ma di chi li ha eletti. Sul tradimento di Fini la ragione è ancora oscura. Casini mi ha sempre detto che sarebbe tornato davanti a un mio passo indietro. Io ne ho fatti tre ma è sempre rimasto vicino alla sinistra e quindi ho dovuto ripresentarmi, facendo un grande sacrificio e abbandonando una prospettiva che prevedeva la costruzione di ospedali per bambini, occuparmi dell'università, della libertà e pensare al Milan. È stato un sacrificio tornare al centro della politica politicante. Avevo nominato Alfano e so che diverrà un grande protagonista, ma i sondaggi hanno dimostrato che si è troppo legati alla mia immagine".

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