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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Giudici vs Berlusconi 1-0: l'ex Cav non "morde" più (o quasi)

La grande novità della conferenza di stampa di Berlusconi per la presentazione delle liste europee di Forza Italia: quasi nessun attacco alla magistratura. E sui servizi: "Non posso che rispettare la sentenza"

ROMA - La minaccia ha colpito nel segno. I giudici lo avevano avvisato: "Basta diffamare i giudici o addio servizi sociali". E Silvio, che sa troppo bene quanto sia importante la libertà che gli lasciano i servizi - anche in funzione politica - ha dovuto cedere. Così, si è rassegnato. Per non sbagliare, c'è solo un modo: leggere. E anche lui, che ama andare a braccio, è stato costretto a farlo per evitare di incappare in una frase anti giudici sopra le righe, una delle solite insomma.

All'esordio della prima conferenza stampa - per la presentazione delle liste di Forza Italia per le europee - dopo cinque mesi e della prima uscita pubblica dopo la decisione del Tribunale di sorveglianza, l'ex premier ha letto quelle righe relative alla sua situazione giudiziaria vistate dai suoi avvocati. Perché chiedergli di andare davanti ai giornalisti per presentare le liste 'ignorando' la condanna sarebbe stato troppo, meglio trovare il modo giusto. "Per la prima volta in 20 anni non sarò candidato", si è rammaricato, e questo non avviene "per volontà popolare" ma per una "ingiusta decisione della magistratura". Poi gli accenti da statista: "Sono un uomo delle istituzioni" e quindi - ha spiegato - non posso che rispettare l'ordinamento" e dare corso "alle decisioni della magistratura", anche se questo "avvantaggia la sinistra".

Berlusconi presenta le liste Forza Italia per le europee

Poi, come da copione, il leader azzurro ha mostrato di essere particolarmente contento di dover fare assistenza in un centro anziani. "Questa cosa mi ha fatto piacere - ha detto - perché io nella mia vita ho fatto sempre delle attività di supporto a chi ha bisogno". 

Il fulcro del suo intervento è stato, o piuttosto avrebbe dovuto essere, dedicato all'Europa. Il motto è: euro sì ma a certe condizioni. Ossia: eliminare il fiscal compact, ottenere lo sforamento del 3% del rapporto deficit/Pil, rivedere i Trattati e i poteri della Bce.

Ma alla fine è sempre alla questione processi che si è tornati, soprattutto quando è arrivato il momento delle domande. Alla prima il Cavaliere ha fatto il gesto di cucirsi la bocca, poi però gli è scappato un accenno a "mani pulite". La sbavatura più evidente rispetto al canovaccio imposto, però, l'ha commessa quando ha fatto riferimento - pur stando attento a non nominarla - a Magistratura democratica. "C'è una corrente della giustizia che ha dichiaratamente finalità politiche". Di fatto, però, il 'cordone di sicurezza' preparato dai suoi avvocati ha retto la prima prova. L'obiettivo è superare tutte le altre perché i servizi sociali sono un'occasione troppo troppo ghiotta per l'ex Cav. 

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