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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Leader di maggioranza, dopo il voto si ritorna avversari

Iniziate le manovra del 'dopo Monti'. Alfano: "Dopo le amministrative, la più grossa novità della politica italiana". Bersani corteggia Monti. Casini lancia il "Partito della nazione". Il 2013 si prospetta un nuovo 1994

24 ore. Tante ne sono passate dalla sortita di Pieferdinando Casini con il 'suo' Terzo polo pronto a schierare alle prossime politiche attuali esponenti del governo Monti. 24 ore ed arriva la risposta a distanza di Angelino Alfano. Il segretario del Pdl, al termine di una visita tra i padiglioni del Salone del mobile di Milano, ha avvertito Bersani e Casini, suoi alleati di governo oggi, sfidanti di domani.  Dopo le amministrative, Alfano e Silvio Berlusconi presenteranno "la più grossa novità della politica italiana, che ne cambierà il corso nei prossimi anni".

Silvio dopo Silvio? - Era il 1994. L'Italia post-Craxi prese l'uscita indicata da Forza Italia e Silvio Berlusconi. Quasi un ventennio dopo, Berlusconi è convinto di poter rappresentare per la seconda volta la via d'uscita alla crisi politica. Berlusconi 'exit strategy' dal berlusconismo, quindi?

Nel 2013 come nel 1994 - Non è un caso che Alfano abbia parlato di un'iniziativa, verso le politiche del 2013, che "sarà accompagnata dalla più innovativa campagna elettorale che la politica italiana abbia mai conosciuto dalla discesa in campo di Berlusconi nel 1994". Quindi, il silenzio. "Non posso dire di più" ha concluso Alfano davanti ai cronisti, "non chiedetemi di più".

Già di per sé, questa uscita è significativa. Ma contestualizzandola, si capisce tutta la sua importanza: Alfano ha infatti lanciato il sasso del 'nuovo progetto' nello stagno del Pdl in risposta a una domanda sull'iniziativa del senatore Pdl (ed ex ministro dell'Interno) Beppe Pisanu che ieri ha raccolto 29 parlamentari per andare "oltre il Pdl". Oltre il Pdl, la risposta di Alfano, c'è sempre e comunque Berlusconi. Cosa accadrà, è presto anche solo per ipotizzarlo. Una cosa è certa. Nello scenario politico italiano sono iniziate le manovra per il 'dopo Monti'

UDC - L'Udc ha azzerato i vertici del partito durante i lavori della costituente di centro: "un atto di generosità per un'impresa nuova per il bene del paese". E via all'asse Casini-Fini-Rutelli per quello che non si chiamerà 'Partito della Nazione', come ha spiegato Rutelli, ma con la cui nascita "nulla sarà più come prima" il commento del presidente dell'assemblea costituente di centro Savino Pezzotta.

PD - Dal lato 'democratico' Bersani aspetta che 'il centro' faccia la sua mossa e lanci l'opa sui ministri 'cattolici' del Governo Monti. Fonti del Pd si dicono convinti che l'asso nella manica di Casini si chiami Luca Cordero di Montezemolo in 'alleanza' con Corrado Passera. E Bersani - rispondendo e non rispondendo - la butta lì a Monti: "se volesse entrare nel Pd…".

PDL e Alemanno - Il Pdl si prepara al varo della "grossa novità" e i centristi del partito, spaventati, scappano verso il sogno 'balena bianca'. Un indizio che farebbe pensare a un nuovo partito di destra. Fini è ormai a tutti gli effetti un 'centrista'. Storace un battitore libero che, da destra, continua a mietere più errori che successi nel vano tentativo di insidiare la leadership di Gianni Alemanno tra gli ex An. E quindi a destra c'è spazio. Per ricomporre qualcosa che in Italia era An? Vedremo. Fatto sta che Alemanno, annusata l'aria del 'nuovo soggetto', si sta preparando - secondo voci sempre più insistenti - a lasciare il Campidoglio prima della scadenza del suo mandato e, intanto, per non restare fuori dal giro, ricollocarsi sugli scranni del Parlamento.

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