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Martedì, 23 Aprile 2024
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Berlusconi si ricandida. A meno che Monti(zemolo) ....

Alla presentazione del libro di Vespa è di nuovo Berlusconi show: ma l'ex premier anziché fare chiarezza su cosa sarà del centrodestra italiano confonde e si confonde

In molti speravano che dopo l'intervento di Berlusconi alla presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa si potesse finalmente chiarire il futuro del centrodestra italiano. Ma il previsto monologo a 'casa' del fidato giornalista Rai è stato uno scivolone dietro l'altro.

Un'affermazione e una precisazione. Una dichiarazione e una smentita. Ma, e questa è la notizia 'più notizia', è stato il tentativo di tenere tutti 'dentro' il centrodestra. O meglio, il "rassemblement dei moderati".

E così Berlusconi ha tenuto a precisare che "sì", lui è in campo "come candidato premier del centrodestra". Ma al tempo stesso lui, "sì", è pronto a fare un passo indietro "se Monti sarà il candidato dei moderati". Ma anche "se Montezemolo sarà il candidato dei moderati". E ancora "se ci saranno sviluppi".

PASSO INDETRO O AVANTI? "Il passo indietro o avanti dipende da come si sviluppano le cose", "io non credo che Monti accetti di poter diventare uomo di parte e di partito, ma ove Monti decidesse di aderire a questa richiesta, tutto lo schieramento moderato arriverebbe a questa possibilità".

DOMANDE SENZA RISPOSTA. L'ex premier, tuttavia, pressato da domande di chiarimento circa il suo effettivo ruolo politico, ha ribadito: "Io in questo momento sono candidato a palazzo Chigi". Oltre alla eventuale candidatura dell'attuale premier Mario Monti, un altro elemento che sembra destinato ad influire sul futuro politico di Berlusconi come candidato premier, è il rapporto con la Lega Nord. L'ipotesi su cui Pdl e Lega stanno discutendo, ha spiegato Berlusconi, è di candidare Maroni alla presidenza della Lombardia e lui medesimo a Palazzo Chigi. Se questo scenario non fosse accettato dalla Lega, ha detto l'ex premier, i governi di di Piemonte e Veneto cadrebbero immediatamente.

RICATTO ALLA LEGA. "Con la Lega stiamo trattando sul riconoscimento a Maroni della candidatura a presidente della Lombardia. Se la Lega nel caso non arrivasse con noi a un accordo circa la candidatura mia a premier o noi a un accordo con la Lega per la candidatura di Maroni in Lombardia, e la Lega decidesse di andare da sola, succederebbe che immediatamente cadrebbero i governi della Lega del Piemonte e del Veneto", ha spiegato Berlusconi. Ma "l'accordo con Lega è in discussione, in questo momento nè noi nè la Lega può dire quale sarà l'esito".

"SE DIVISI, VINCE LA SINISTRA". "Molto spesso leggo di questi miei passi avanti e indietro, come se fossero frutto di un pensiero incoerente. Io credo di essere sempre stato coerente, ho sempre ritenuto e ritengo che in Italia ci sono due schieramenti che si contrappongono: i moderati da una parte e le persone di sinistra dall'altra. I moderati dal '48 a oggi sono sempre stati maggioranza, è chiaro che se i moderati vengono divisi in due parti, la sinisrta diventa maggioranza".

"VORREI RIPOSARMI MA NON POSSO". "Da parte mia c'era e c'è una giusta esigenza di consegnarmi ad un periodo di riposo, ma se c'è bisogno di una mia attiva presenza io ho sempre detto che sono a disposizione".

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