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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Nuovi guai giudiziari per Berlusconi: a processo per corruzione

Richiesta di rinvio a giudizio della procura di Torino sul caso Ruby ter. Udienza rinviata al 1 giugno. Il leader di Forza Italia e Mariano Apicella sono stati rinviati a giudizio a Roma

Ancora guai giudiziari per Silvio Berlusconi. La procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio per il leader di Forza Italia nell'ambito del processo Ruby ter. Secondo quanto appreso da AdnKronos, insieme a Berlusconi, accusato di corruzione in atti giudiziari, il pm Laura Longo ha chiesto anche il rinvio a giudizio per Roberta Bonasia, ex infermiera di Nichelino, accusata di calunnia, falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari.

L'udienza è stata rinviata al 1 giugno per la discussione della difesa di Berlusconi, al termine della quale il gup dovrà decidere se sollevare il conflitto di competenze tra procure o accogliere la richiesta di rinvio a giudizio.

La vicenda è un filone del processo milanese 'Ruby ter' e riguarda il rapporto tra Berlusconi e l'ex infermiera di Nichelino che, come ipotizzato dalla Procura di Milano, avrebbe ricevuto denaro per non rilasciare dichiarazioni in aula. Il giudice milanese aveva inviato gli atti alle procure competenti, fra cui quella di Torino. Secondo la tesi dell'accusa Bonasia avrebbe ricevuto denaro da Berlusconi per non rilasciare in aula dichiarazioni contro l'ex premier.

Rinviato a giudizio a Roma

Sempre oggi, il gup di Roma ha rinviato a giudizio di Silvio Berlusconi e Mariano Apicella per la presunta corruzione legata alla falsa testimonianza del cantante napoletano riferita alle feste organizzate ad Arcore. L'accusa per l'ex premier è di corruzione mentre Apicella deve rispondere di corruzione e falsa testimonianza. La prima udienza del processo è fissata per il 23 novembre. Secondo i pm romani Berlusconi avrebbe pagato il cantante per indurlo a falsa testimonianza sulla vicenda delle 'olgettine' e la prima dazione di denaro sarebbe avvenuta a Roma, da qui la competenza territoriale dei magistrati capitolini. Sempre secondo l'accusa, in totale il cantante napoletano, che avrebbe partecipato alle feste organizzate ad Arcore, avrebbe percepito 157mila euro. Il procedimento romano è lo stralcio di una indagine condotta dalla Procura di Milano e poi diviso per competenza territoriale il 29 aprile del 2016 dal gup di Milano che ha inviato gli atti, oltre che a Roma, anche a Torino, Pescara, Treviso, Monza e Siena.

Nei giorni scorsi, Silvio Berlusconi aveva ottenuto la "riabilitazione" dal tribunale di sorveglianza di Milano (che ha di fatto cancellato le conseguenze della condanna per frode fiscale del 2013 legata al processo sul diritti Mediaset che aveva fatto scattare l'incandidabilità per l'ex premier prevista dalla cosiddetta legge Severino).

Toh, chi si rivede: "Berlusconi pronto a candidarsi alla guida del Paese"

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