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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Ruby, Iva e Imu: il governo Letta trema difronte a Berlusconi

Settimana di passione per il governo: una condanna di Berlusconi nel processo Ruby potrebbe inasprire i rapporti fra Pdl e Pd con conseguenze imprevedibili. E se Letta non trovasse i fondi per Iva e Imu, la situazione precipiterebbe

E' il giorno della sentenza Ruby. Il grande imputato, l'ex premier Silvio Berlusconi, rischia sei anni di carcere per concussione e prostituzione minorile. L'eco del processo, però, difficilmente si fermerà all'interno del palazzo di Giustizia di Milano. La condanna, o l'assoluzione, che i giudici pronunceranno porterà con se inevitabili strascichi nelle dinamiche tutte particolari del governo di larghe intese. Una pena di sei anni sarebbe l'inizio della fine per Berlusconi. Di contro, un'assoluzione potrebbe convincere il Cavaliere della sua "forza" e potrebbe portarlo a fare di tutto per tornare quanto prima alle urne con una consapevolezza della propria posizione notevolmente accresciuta. La situazione, insomma, resta davvero complicata e delicata. Se si considera anche il "no" di pochi giorni fa della Consulta a Berlusconi sulla questione legittimo impedimento per il processo Mediaset, il cocktail di ansia e preoccupazione per il futuro del governo è presto servito.  

Al momento il governo Letta sembra avere incassato abbastanza bene la decisione della Consulta, nonostante la minaccia di dimissioni "in blocco" del Pdl. Una condanna nel processo Ruby, però, potrebbe portare davvero a "gesti estremi", ma il premier in carica sembra volere allontanare questa ipotesi. "Ho sempre pensato che devo lavorare come se questi temi non ci fossero - ha spiegato  - il governo rispetta l'autonomia della magistratura, noi lavoriamo per aiutare il Paese e la giustizia civile ha problemi maggiori di quella penale''. Il tutto condito da un complimento a Berlusconi: "Ho visto la reazione collaborativa dopo la sentenza della Consulta".

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E di complimenti, in effetti, potrebbero servirne in abbondanza perché sul tavolo non c'è solo la questione processo Ruby. A legare a doppio filo i destini di Letta e Berlusconi ci sono anche Iva e Imu con il Pdl che non transige sullo stop agli aumenti e ai pagamenti e con il premier alla disperata ricerca dei fondi necessari per mettere in pratica i voleri del Popolo delle Libertà. E non è detto, anzi è probabilissimo, che un'eventuale insuccesso di Letta, unito ad una sentenza negativa per Berlusconi, possa far diventare Iva e Imu il pretesto per staccare la spina al governo. 

Governo che ha tempi corti, anzi cortissimi. L'aumento dell'imposta sul valore aggiunto, dal 21 al 22%, scatterà il prossimo primo luglio salvo contrordine di Letta. Un contrordine che, comprendendo nel calcolo anche l'eliminazione dell'Imu, toglierebbe alle casse dello Stato circa sei miliardi di euro. La cifra, quindi, è di quelle considerevoli e il premier, conscio delle difficoltà, ha avvisato tutti: "Non è che io voglia aumentare l'Iva, o che lo voglia il mio governo. La decisione è già nel bilancio dello Stato'' e, di fronte ad un momento di crisi profonda, ''venne presa nel 2011 dal governo Berlusconi per salvare la situazione''. E' chiaro quindi che ''l'aumento e' stato già deciso e noi dobbiamo trovare le risorse per evitarlo. O spostarlo. Leggo sui giornali molti editoriali o leader politici che dicono che bisogna evitare l'aumento dell'Iva. Sono d'accordo ma l'aumento c'è. Bisogna trovare altre risorse. Sono fiducioso che troveremo una soluzione ma dico, attenzione, i diktat non servono a nessuno''. 

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Un passaggio, quest'ultimo, che suona tanto come un avviso al Pdl da parte di Letta: "L'aumento dell'Iva lo avete voluto voi, io faccio il possibile per trovare una soluzione alternativa, ma non è detto che ci riesca". Dulcis in fundo, l'Imu. "E' stato fissato per legge - ha ricordato il presidente del Consiglio - che entro il 31 agosto ci sarà la riforma e ci impegniamo a mantenere l'impegno''. Anche qui, però, servirà una magia per trovare i fondi. Ma, con un Berlusconi condannato, ogni magia potrebbe essere inutile. 

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