Berlusconi "sposa" i gay: "Battaglia degli omosessuali è di tutti"

ROMA - Francesca Pascale chiama. Silvio Berlusconi risponde. E' sempre più una coppia "gay friendly" quella tra l'ex Cavaliere e la giovane napoletana. A tracciare il solco è stata proprio la giovane compagna del leader di Forza Italia che sabato, nel giorno dei diritti delle persone gay, lesbiche e transessuali, aveva scelto di iscriversi all'Arcigay, storica associazione delle persone omosessuali. 

L'adesione - aveva spiegato la Pascale - deriva dalla condivisione delle "battaglie in favore dell'estensione massima dei diritti civili e delle libertà". Una condivisione che, evidentemente, deve aver "contagiato" anche Berlusconi. Tanto che il numero uno di Forza Italia domenica ha messo nero su bianco la sua nuova posizione. 

"Quella per i diritti civili degli omosessuali è una battaglia che in un Paese davvero moderno e democratico dovrebbe essere un impegno di tutti", ha spiegato in una nota Silvio Berlusconi. "Da liberale - ha continuato - ritengo che attraverso un confronto ampio e approfondito si possa raggiungere un traguardo ragionevole di giustizia e di civiltà". Parole che, di fatto, spalancano la porta alle unioni civili per le coppie omosessuali. 

Ma se la Pascale - che aveva aperto, e tanto, anche alle adozioni per coppie delle stesso sesso - sarà felice, lo stesso non si può dire per i "duri e pure" di quello che fu il Popolo della Libertà. A farsi portavoce del malcontento di una parte di Forza Italia è stato Maurizio Gasparri. "Bisogna rispettare i diritti ed evitare discriminazioni - ha chiarito il senatore - Ma resto convinto che matrimoni gay e adozioni da parte di coppie gay siano una scelta sbagliata che - ha concluso - non condivido. Oggi, come ieri".