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Giovedì, 28 Marzo 2024
"Angeli e demoni" / Reggio Emilia

Bibbiano, Renzi attacca Meloni: "Adesso chieda scusa per lo sciacallaggio"

Con una foto pubblicata su Instagram, Matteo Renzi riapre un tema caldo, che la giustizia ha di fatto ribaltato: Bibbiano e i suoi "scandali". A ieri risale l'assoluzione di Foti

Bibbiano, ameno comune in provincia di Reggio Emilia, torna al centro dello scontro politico. "Ho una domanda per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni: a che ora intende chiedere scusa per lo sciacallaggio di quattro anni fa su Bibbiano?". Con un post con foto pubblicato oggi su Instagram, Matteo Renzi riapre un tema caldo, che la giustizia ha di fatto ribaltato: Bibbiano e i suoi presunti scandali. Scandali che, per quanto riguarda lo psicoterapeuta Claudio Foti, una delle figure centrali della vicenda, si sono conclusi con una assoluzione totale ieri.

Il caso Bibbiano e la politica italiana

A usare Bibbiano per scagliarsi contro il Partito Democratico negli anni sono stati in tanti. Come Luigi Di Maio, ex leader dei 5 Stelle: "Io con il Pd che toglie i bambini alle famiglie con l’elettroshock per venderseli non voglio avere nulla a che fare" diceva quattro anni fa. Pochi giorni dopo, fu la volta di Matteo Salvini: "Giustizia e verità. Sono pronto a dare la vita per riportare a casa quei bambini strappati alle famiglie". E poi Meloni, ancora nell’ottobre del 2022: "Mai più casi Bibbiano. Limiteremo l'eccesso di discrezionalità nella giustizia minorile".

E' stata ribaltata ieri in secondo grado la sentenza per Claudio Foti, lo psicoterapeuta coinvolto nell'inchiesta 'Angeli e Demoni' sui presunti affidi illeciti nella Val d'Enza Reggiana. La Corte di Appello di Bologna lo ha infatti assolto da tutte le accuse: per non aver commesso il fatto dall'abuso di ufficio e perché il fatto non sussiste dal reato di lesioni dolose gravi. Confermata anche l'assoluzione dall'accusa di frode processuale. Insomma, un'assoluzione totale. In primo grado a Reggio Emilia era stato invece condannato a quattro anni. Il fondatore della onlus Hansel & Gretel ha accolto la sentenza, arrivata dopo una lunga di camera di consiglio, con profonda commozione.

"Hanno vinto la verità e la giustizia, dopo quattro anni di gogna. Ho pianto, si è incrinato il teorema accusatorio". è il commento di Foti alla lettura della sentenza di assoluzione. Foti, fondatore della onlus piemontese 'Hansel & Gretel' è stato processato in abbreviato ed era considerato una figura chiave dell'inchiesta della Procura di Reggio Emilia. "Foti è stato riscattato di quattro anni di umiliazione e persecuzioni come uomo e come psicoterapeuta", ha commentato l'avvocato Luca Bauccio. La Procura generale, con il procuratore reggente Lucia Musti, spiega che si leggeranno le motivazioni e all'esito si valuterà se sussistono spazi per un ricorso in Cassazione.

La sentenza di ieri arriva mentre è in corso il processo a Reggio Emilia per altri 17 imputati, quelli che diversamente dal fondatore della onlus piemontese Hansel & Gretel hanno scelto il rito ordinario e non l'abbreviato. Ma può essere significativa perché l'abuso di ufficio contestato a Foti è stato commesso, in ipotesi di accusa, in concorso con il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti, in relazione all'affidamento senza gara, alla sua associazione, del servizio di psicoterapia nell'Unione Val d'Enza. Le lesioni invece riguardavano i danni psicologici subiti, sempre per l'accusa, da una giovanissima paziente: ansia, depressione e altri disturbi.

I presunti "scandali" di Bibbiano

Foti veniva accusato di aver provocato in lei il convincimento di aver subito violenze sessuali dal padre e di averla sottoposta alla tecnica della Emdr, la discussa 'macchina dei ricordi', "in totale violazione dei protocolli di riferimento". Fu questo uno degli episodi di cui si parlò di più, quando scoppiò il caso nell'estate 2019, con le misure cautelari eseguite dai carabinieri, abbattendosi sull'Emilia e diventando una delle indagini più citate, spesso a sproposito.

Su 'Angeli e Demoni' si concentrò soprattutto la campagna elettorale per le Regionali in Emilia-Romagna, a inizio 2020, quando Bibbiano, il paese del sindaco Carletti, esponente del Pd, divenne luogo di contesa e di comizi, finì su magliette indossate in parlamento e suscitò polemiche continue. Al centro un presunto business illecito, legato al mondo degli affidi, ma su cui ancora i giudici devono in gran parte esprimersi. "Questa vicenda - ha detto l'avvocato Bauccio - è stata utilizzata per una campagna strumentale, da parte di politici profondamente in malafede".

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