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Giovedì, 25 Aprile 2024
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L'Europa bacchetta Renzi: "La legge di bilancio così non va"

"L'Italia non rispetta gli accordi". E' arrivata la lettera della Commissione europea che chiede al Governo chiarimenti su alcuni punti del bilancio programmatico per il 2017

E' arrivata questa sera la lettera inviata dalla Commissione europea per chiedere all'Italia chiarimenti sulla bozza del bilancio 2017 "per valutare se l'Italia soddisfa le condizioni per le quali la flessibilità aggiuntiva è stata concessa per il 2016".  In particolare, "avremmo bisogno di spiegazioni riguardo alla revisione degli obiettivi e alla differenza sostanziale che emerge rispetto agli impegni presi la scorsa primavera".  

E' quanto si legge nella lettera firmata dai commissari Ue Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici ad una settimana dalla presentazione delle legge di Bilancio. "Un esame preliminare del documento programmatico per il bilancio 2017 - si legge nella lettera di Bruxelles - suggerisce che il cambiamento programmato nel bilancio strutturale per il 2017 è negativo e molto al di sotto dello 0,6% del Pil o oltre raccomandato dal Consiglio il 12 luglio scorso".

La Commissione europea ricorda che in nostro paese gode di una particolare flessibilità concessa a condizione che l'Italia facesse uso di questo per aumentare gli investimenti, progredire nel'agenda delle riforme strutturali, presentare piani credibili per realizzare gli aggiustamenti di bilancio nel 2017. Ora la Commissione chiede al governo di spiegare il mancato rispetto di tali impegni di medio periodo.

Padoan ha spiegato che "le spese per il terremoto e per la pressione dei migranti" sono "gli aspetti centrali" della lettera. Per quanto riguarda la questione migranti, Padoan ha ricordato che l'Italia spende soldi propri "per difendere i confini dell'Europa".

La replica del presidente del consiglio, Matteo Renzi, arriva in tv dagli studi di Porta a Porta: "Da Bruxelles possono scrivere tutto quello che vogliono ma Amatrice, Accumoli e Arquata le rimettiamo su come si comanda" e le scuole "le mettiamo in sicurezza perché per me i nostri figli sono dieci volte più  importanti di Bruxelles". 

Oltre all'Italia, riceveranno la lettera di Bruxelles anche il Belgio, Cipro, la Spagna, la Finlandia, la Lituania e il Portogallo. 

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