La legge sul fine vita "in stallo" alla Camera: torna in aula il 19
Dal 2013 la regolazione del "fine vita" è sulle scrivanie di Camera e Senato: il disegno di legge sulle 'disposizioni anticipate di trattamento' attualmente in discussione ha retto alla prova del primo voto segreto richiesto da Forza Italia
L'Aula della Camera riprenderà il prossimo 19 aprile l'esame del disegno di legge sul "biotestamento" ma se la battaglia parlamentare ha retto alla prova del primo voto segreto richiesto da Forza Italia, la priorità è incentrata sugli altri argomenti in calendario e la discussione potrebbe essere rinviata.
Dal 2013 la regolazione del "fine vita" è sulle scrivanie di Camera e Senato e diverse sono state le proposte di legge depositate in Parlamento: tra queste anche una petizione popolare che è stata depositata in Parlamento il 13 settembre 2013.
Cosa cambia con la legge sul biotestamento
Il disegno di legge sulle 'disposizioni anticipate di trattamento' attualmente in discussione è composto di cinque articoli e regolamenta le decisioni sul fine-vita. In base ad essa "ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di una propria futura incapacità di autodeterminarsi può esprimere attraverso Disposizioni Anticipate di Trattamento le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari nonché il consenso o il rifiuto rispetto a scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari ivi comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali. Può altresì indicare una persona di sua fiducia (« fiduciario ») che ne faccia le veci e lo rappresenti nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie