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Giovedì, 25 Aprile 2024
Verso l'assemblea

Bonaccini-Schlein, prove di intesa: ma il tempo stringe

Il presidente della Regione Emilia Romagna e la neo segretaria del Pd dovrebbero arrivare all'assemblea del Pd di domenica prossima con un accordo che tenga unito il partito

"Tocca a Elly Schlein per prima valutare un'eventuale proposta al sottoscritto che possa essere utile a comporre il quadro di un Partito democratico che certamente ha una segretaria, che si chiama Elly Schlein, che ha vinto le primarie". Lo dice il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, uscito sconfitto dalle primarie del Partito democratico.

I due si sono incontrati la settimana scorsa, ma fra di loro c'è un confronto prettamente interlocutorio. Ora però il partito va verso l'assemblea che incoronerà Schlein segretaria nazionale. Bonaccini è nel suo ufficio in attesa di una telefonata da parte della sua ex vice presidente. L'obiettivo, da quanto trapela, sarebbe arrivare all'appuntamento di domenica prossima con un accordo già siglato. Ma è Schlein a dover fare la prossima mossa, avanzando una proposta che sia adatta a coinvolgere Bonaccini echi lo ha sostenuto alle primarie, e che sia adatta anche a sminare il partito da qualsiasi frattura interna.   

Tanto che lo stesso Bonaccini, pur ammettendo la sconfitta, ha rimarcato il peso politico interno di cui si fa portavoce quando ricorda che il Pd è "anche un partito che nei miei confronti ha visto quasi la metà degli elettori dare la loro preferenza e la maggioranza assoluta degli iscritti qualche settimana prima". I due non si sono più risentiti ma "avremo sicuramente modo di risentirci e valutare insieme il modo migliore per essere utili al Partito democratico" ha ribadito il numero uno della Regione Emilia Romagna.

"Vorrei provare a essere utile e a dare una mano per l'unità del Partito democratico che è indispensabile e decisiva per costruire un nuovo centrosinistra in cui il Pd sia il partito più forte, più strutturato e radicato e che possa costruire l'alternativa alla destra di oggi. Per tornare poi fra qualche anno al governo del Paese perché avremo vinto le elezioni e non chiamati da qualcuno ha concluso Bonaccini.

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