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Martedì, 5 Dicembre 2023
Legge di bilancio

Come cambia il bonus 18App, Meloni: "Non lo aboliamo ma deve andare ai redditi bassi"

La premier nella sua rubrica su Facebook risponde alle polemiche sorte per l'emendamento della maggioranza alla legge di bilancio che modifica il bonus cultura per i diciottenni: "Lavoriamo alla Carta cultura"

Le polemiche non fermano il governo. Sul bonus cultura per i diciottenni, il cosiddetto 18App, l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni tira dritto: la norma deve essere rivista. A dirlo è la stessa premier nel suo consueto intervento sui temi della settimana su Facebook. "Si dice vogliamo abolirlo. In realtà non vogliamo abolirlo". La strada è quella di legare il beneficio al reddito.

Il bonus 18App come è oggi, prevede che i neodiciottenni possano ricevere un buono di 500 euro da spendere in cinema, musica e concerti, eventi culturali, libri, musei, visite a monumenti e parchi archeologici, teatro e danza, prodotti dell’editoria audiovisiva, corsi di musica, corsi di teatro e corsi di lingua straniera, nonché abbonamenti a quotidiani anche in formato digitale.

Un emendamento alla legge di bilancio depositato dalla maggioranza (FdI, Lega e Fi) cancella la misuranella sua formulazione attuale e prevede che i fondi liberati (circa 230 milioni di euro annui) siano destinate al mondo dello spettacolo e della cultura.

"Negli ultimi giorni - spiega Meloni nel suo intervento - c'è stata molta polemica su un emendamento che è stato presentato dai partiti della maggioranza sul bonus ai 18enni per la cultura. Si dice vogliamo abolirlo. In realtà non vogliamo abolirlo. Noi crediamo sia molto importante avvicinare i giovani alla cultura. Il ministro Sangiuliano (alla cultura, ndr) sta lavorando parallelamente con gli operatori del settore ad una carta cultura. Però sicuramente 18 app va rivista".

Tra i motivi che portano il governo a bocciare 18app c'è il fatto che la somma viene erogata a tutti indipendentemente dal reddito. "Penso - dice Meloni - che non ci sia ragione per la quale (la ricevano, ndr)  i figli di un milionario, di un parlamentare, mia figlia se domani compisse 18 anni. Penso potrei rinunciare ai 500 euro per comprarle dei libri o dei contenuti culturali. Credo che la stessa misura, concentrata su chi ha i redditi più bassi possa essere molto più impattante. Credo che vada introdotto un limite al reddito di chi accede a questa misura". Per Meloni devono poi essere "definiti quali sono i contenuti che si possono acquistare con queste risorse. Credo anche che occorra lavorare un pò sulle truffe. Confermo che intendiamo modificare questa norma senza però togliere queste risorse alla loro destinazione originale che è 'i giovani e la cultura'".

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