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Sabato, 20 Aprile 2024
Il caso

Voli di stato per tornare a casa: Camera dice no a indagine su Brambilla

Rabbia del Movimento 5 stelle per la decisione dei deputati di approvare la proposta della Giunta per le autorizzazioni e respingere la richiesta del tribunale dei ministri: "Coperti i capricci dell'ex ministro"

"Avete coperto i capricci dell'ex ministro. Complimenti". Con queste parole la deputata del M5s  Paola Carinelli ha 'salutato' la decisione della Camera dei deputati di non dare il via libera alle indagini sui "voli di Stato" usati dall'allora ministro del Turismo Michela Brambilla e approvare così la proposta della Giunta per le autorizzazioni di respingere la richiesta arrivata dal tribunale dei ministri presso la corte di appello di Milano. 

Ulteriore "beffa", secondo i deputati del Movimento, il fato che il voto sia stato a scrutinio segreto. Un modo che avrebbe così evitato lo "scandalo" di non dare il via libera alle indagini su chi è stata iscritta nel registro degli indagati per i reati di peculato e di abuso di ufficio perché avrebbe violato, in qualità di ministro del Turismo, la direttiva del 25 luglio 2008 della presidenza del Consiglio che disciplina i voli di Stato. 

Il procedimento, si legge nella relazione della Giunta, nasce da una denuncia in cui si cita un articolo del Fatto quotidiano del 9 novembre 2010 che riporta due episodi, del 9 dicembre 2009 e del 13 marzo 2010, in cui il ministro avrebbe fatto uso di un elicottero dei carabinieri con destinazione, rispettivamente, Piazzola sul Brenta (Pd) e Rimini, e ritorno al luogo di partenza, nei pressi della sua residenza, Calolziocorte. 

Gli spostamenti, come risulterà confermato nel corso delle indagini preliminari, erano legati alla partecipazione del ministro ad una conferenza regionale sul turismo (Piazzola sul Brenta, 9 dicembre 2009) e ad un incontro pubblico con operatori turistici (Rimini 13 marzo 2010).

"A seguito delle indagini svolte - si legge ancora nella relazione della Giunta - il tribunale dei ministri ha ritenuto di richiedere l`autorizzazione parlamentare mentre la procura di Milano si era espressa per la sua archiviazione. Sul presupposto secondo cui il ministro ha usufruito di voli di Stato per l`assolvimento di impegni istituzionali nell`esercizio della sua funzione di governo, la Giunta ha deliberato a larga maggioranza di proporre il diniego dell'autorizzazione a procedere".

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