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Venerdì, 29 Marzo 2024
Il caso

Gli F35 sono difettosi: colpiti da un fulmine potrebbero esplodere

Dopo le polemiche sul loro costo e sulla decisione del governo di comprarne, nonostante la crisi, 131 esemplari (poi scesi a 90), si torna a parlare degli aerei da guerra della Lockeed Martin.

Non cessano le polemiche sugli F35, i caccia da guerra comprati a carissimo prezzo anche dal governo italiano.

L'F35 Joint Strike Fighter, se colpito da un fulmine, potrebbe esplodere. È quanto rivela il Sunday Telegraph che cita un documento riservato del Pentagono, nel quale vengono indicati i difetti del caccia della Lockeed Martin, al cui progetto partecipa anche l'Italia.

La vulnerabilità dell'F35 ai fulmini sarebbe dovuta al tentativo degli ingegneri di contenere il peso dell'aereo per aumentarne l'efficienza energetica. Questo ha comportato un difetto nella costruzione del serbatoio del carburante che, se colpito da un fulmine, oltre che dal fuoco nemico, rischierebbe di esplodere.

Per questo, scrive il Sunday Telegraph, il rapporto dell'Operational Test and Evaluation Office del Pentagono stabilisce che i voli di prova degli esemplari già realizzati del caccia "non sono permessi" in un raggio inferiore ai 40 chilometri di distanza da un temporale, finchè il dispositivo che all'interno del serbatoi mantiene i corretti livelli di ossigeno non verrà riprogettato. Sempre al serbatoio del carburante dell'F35 è legato un altro difetto di progettazione che impedirebbe all'aereo di scendere rapidamente a basse quote.

L'Italia, che inizialmente aveva in programma l'acquisto di 131 esemplari, ha ridimensionato l'investimento impegnandosi per 90 esemplari. La scorsa settimana, il segretario alla Difesa Usa uscente, Leon Panetta, durante la sua visita a Roma aveva sostenuto che "l'F35 è l'aereo del futuro".

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