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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Campania in zona gialla, De Luca: “Non c’è più nulla da decidere, dati corretti”

Piena rispondenza tra i numeri della regione e i criteri oggettivi fissati dal ministero della Salute, dice il governatore

Sulla Campania “non c’è più nulla da decidere o da attendere”, dice Vincenzo De Luca: la regione resta in zona gialla. “La collocazione di fascia della Campania è già stata decisa ieri, a fronte della piena rispondenza dei nostri dati a quanto previsto dai criteri oggettivi fissati dal ministero della Salute”, ha commentato il governatore. “Ho sollecitato io un'operazione trasparenza, pubblica e in tutte le direzioni, per eliminare ogni zona d'ombra, anche fittizia. Dunque non c'è più nulla da decidere e da attendere. Riconfermo altresì che sulla linea di rigore sempre seguita dalla Regione, solleciterò nelle prossime ore e nei prossimi giorni i ministeri dell'Interno e della Salute ad assumere provvedimenti rigorosi per il rispetto delle regole e per il contrasto all'epidemia”.

De Luca ha tuonato ancora contro le scene di assembramenti dello scorso weekend. Immagini come quelle della folla sul lungomare di Napoli “non sono assolutamente tollerabili”, come pure quelle di strade e quartiere “abbandonati a se stessi, nei quali si continuano a volare le norme senza che nessuno di quelli che hanno il dovere di impedirlo muova un dito”. 

Per De Luca inoltre non è “tollerabile” che “il lavoro straordinario fatto sul piano sanitario e ospedaliero, a tutela della vita delle persone, sia inficiato da un contesto ambientale che si muove nel segno della irresponsabilità istituzionale e comportamentale".

Il ministro della Salute, Roberto Speranza ha firmato nel pomeriggio l’ordinanza che individua le Regioni le quali in base all'analisi dei dati epidemiologici sulla diffusione dell'epidemia e agli scenari di rischio certificati nel report dell'Istituto Superiore di Sanità, passano dall'area gialla a quella arancione e rossa. La Campania non è tra queste e rimane in zona gialla. Le misure previste dall'ordinanza entrano in vigore l'11 novembre 2020. Il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro ha spiegato: “Riteniamo validi i dati della Campania ma approfondimenti sono in atto per cogliere aspetti che potrebbero completare una analisi che è in corso”. 

Tar e consiglio di Stato confermato lo stop alle scuole

Intanto è arrivata una ulteriore pronuncia della giustizia amministrativa che conferma la chiusura delle scuole campane. L'unità di crisi regionale fa sapere che il Tar della Campania oggi, analogamente a quanto deciso il 9 novembre scorso, ha respinto in via monocratica ulteriori due ricorsi proposti per la sospensione dell'ordinanza regionale numero 89 firmata dal governatore Vincenzo De Luca, che dispone l'attività didattica a distanza nelle scuole della Campania di ogni ordine e grado. Nel pomeriggio di oggi, inoltre, il Consiglio di Stato ha confermato le pronunce del Tar campano del 9 novembre. Ha però chiesto alla Regione il deposito di ulteriore documentazione istruttoria in relazione ai dati scientifici "nella loro interezza, con gli aggiornamenti giornalieri e con le indicazioni scientifiche prognostiche del minor impatto-contagio dovuto alla sospensione in presenza dell'attività didattica".

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