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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Elezioni 2022 / Piacenza

Dal potente banchiere alla novax: la corsa a sindaco a Piacenza

Centrodestra unito per la riconferma dell’uscente Barbieri, ma c’è la spina nel fianco del banchiere Sforza Fogliani. Centrosinistra spaccato in due tra Tarasconi e Cugini. In campo una lista “no vax” e una “no green pass”

Piacenza riconfermerà il centrodestra alla guida della città o tornerà al centrosinistra? Se lo chiedono in tanti sotto l’ombra di Palazzo Gotico, a pochi giorni dal voto di domenica 12 giugno. La città emiliana ha sempre avuto bisogno del ballottaggio per capire il nome del suo nuovo sindaco. Anche questa volta potrebbe essere necessario ricorrere al secondo turno del 26 giugno, mentre il centrodestra vorrebbe chiudere i conti subito per evitare “ribaltoni”, evento non raro per la Primogenita d’Italia.

Sono sei i candidati sindaco in corsa. Rispetto alla vicina Parma, il centrodestra tradizionale si presenta compatto. Però una componente centrista che in città ha un certo peso - i “Liberali Piacentini” - rispetto a cinque anni fa si è staccata, presentando un suo candidato. Il centrosinistra, invece, è diviso in due grandi blocchi che polemizzano a distanza e compromettono le possibilità di apparentamento al secondo turno. Il Pd e altre cinque liste da una parte, il Movimento 5 Stelle e altre tre liste da un’altra. Completano il quadro una lista anti-green pass e una contro tutte le vaccinazioni.

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Patrizia Barbieri

Il sindaco uscente Patrizia Barbieri, 62 anni, dopo una lunga riflessione, ha deciso di ricandidarsi. È sostenuta da quattro liste: Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia-Udc-Toti e la civica “Barbieri sindaco”. Da sindaco ha affrontato i due anni della pandemia: Piacenza è stata una delle province più colpite d’Italia. Ora vuole gestire la fase della ripartenza e del Pnrr, puntando a proseguire alcuni progetti urbanistici e il nuovo ospedale. Per strada ha perso i Liberali, ma ha conquistato l’appoggio dell’ex rivale Massimo Trespidi e del gruppo “Liberi”, che nel 2017 ottenne il 13%.

Katia Tarasconi

Il percorso di avvicinamento del centrosinistra verso la scelta del candidato è stato alquanto travagliato. Nel 2020, nei mesi della prima ondata pandemica, si è iniziato a parlare della questione, cercando di coinvolgere i piacentini con successive assemblee pubbliche. Vecchie ruggini personali e idee differenti sul presente e sul futuro del centrosinistra e di Piacenza hanno portato alla costituzione di due blocchi contrapposti, guidati da Stefano Cugini e Massimo Castelli, sindaco del paesino montano di Cerignale. Un’inchiesta su alcuni appalti pubblici ha estromesso dalla corsa l’indagato Castelli, sostituito dalla consigliera regionale dem Katia Tarasconi. Per candidarsi la 49enne ha chiesto l’impegno in prima persona di tutti i big del partito, a partire dall’ex ministro e deputato Paola De Micheli. Sono sei le liste a sostegno di Tarasconi: Pd, le civiche “Piacenza Oltre” e “Per Piacenza”, “Piacenza Coraggiosa”. “Azione” e i “Pensionati Piacentini”.

Stefano Cugini

È stato il capogruppo del Pd in Consiglio comunale fino a qualche mese fa, ma nessun “dem” lo ha appoggiato nella sua candidatura a sindaco. Alla sinistra del Pd, invece, ha fatto subito breccia. Tanto da riunire quattro liste - Movimento 5 Stelle, Alternativa per Piacenza, Europa Verde e @Sinistra - attorno a sé. Stefano Cugini, 50 anni, in passato assessore al welfare, vorrebbe rappresentare il centrosinistra al ballottaggio. Ha puntato tutto su una campagna elettorale “dal basso”, girando in lungo e in largo frazioni e quartieri.

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Corrado Sforza Fogliani

Scende in campo alle Comunali una delle personalità più influenti della città. Corrado Sforza Fogliani, 83 anni, banchiere, avvocato cassazionista, presidente del comitato esecutivo della Banca di Piacenza, nonché presidente del Centro studi di Confedilizia e di Assopopolari e vicepresidente di Abi (associazione bancaria italiana). Consigliere comunale per 35 anni per il defunti Pli, venne eletto per la prima volta nel ’64. Non soddisfatto dell’azione amministrativa di Barbieri, è il candidato della lista “Liberali Piacentini-Terzo Polo” che al suo interno ospita anche esponenti di “Buona Destra”, “Piacenza al Centro”, “Rinascimento con Sgarbi”, “Officina delle idee”. Sforza Fogliani parla soprattutto al centrodestra scontento dell’Amministrazione uscente.

Maurizio Botti

Medico in pensione, sospeso dall’Ordine dei Medici di Piacenza per non essersi vaccinato (e poi sanzionato per alcune dichiarazioni sulla campagna vaccinale), il 69enne Maurizio Botti rappresenta la lista “Piacenza rinasce”, nata durante le proteste contro il Green Pass, organizzate in centro storico, durante la pandemia, per diversi mesi, ogni sabato pomeriggio. Botti dieci anni fa si era candidato con il centrodestra, ma ora tenta la strada solitaria. La lista “no green pass” punta ad entrare a Palazzo Mercanti - la sede del Consiglio comunale di Piacenza - per fare opposizione, ma sarebbe disponibile a parlare con il centrodestra.

Samanta Favari

Anche il “Partito 3V” ha deciso di organizzarsi per le elezioni durante le proteste di piazza contro la campagna vaccinale anti-Covid e il green pass. La candidata sindaco, Samanta Favari, alla sua prima esperienza politica, ha 49 anni ed è una lavoratrice agricola. Il “Partito 3v” è nato nel 2017 e lotta contro l’obbligatorietà di tutti i vaccini, a partire da quelli pediatrici. Non c’è stata intesa con la lista “Piacenza rinasce”: l’obiettivo è quello di entrare in Consiglio per fare opposizione.

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