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Sabato, 20 Aprile 2024
La legge

Case farmaceutiche obbligate a pubblicare i finanziamenti a medici e ospedali

"È una legge di trasparenza che può rinsaldare il rapporto di fiducia fra sistema sanitario e cittadino" ha detto il deputato M5s Nicola Provenza, relatore del testo

Case farmaceutiche, e in generale le imprese produttrici che operano nel settore della salute, obbligate a rendere pubblico qualsiasi finanziamento a ospedali e medici. Dalle grandi forniture alle sponsorizzazioni dei congressi di medicina. Lo prevede la nuova legge "in materia di trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie". Da quando la norma, già approvata in Aula e commissione, sarà pubblicata in Gazzetta ufficiale, qualunque finanziamento nell'ambito sanitario, pubblico e privato, dovrà essere comunicato al Ministero della Salute e verrà diffuso su un apposito portale telematico.

Dalla maxi fornitura di garze agli strumenti chirurgici per l’ospedale, dalla alla casa farmaceutica che paga il medico per sponsorizzare un farmaco, qualunque transazione finanziaria in ambito sanitario dovrà essere messa in chiaro su un registro consultabile da tutti i cittadini. Non solo grandi finanziamenti perché dovranno essere resi noti anche quei benefit che coinvolgono ospedali, Asl, Istituti di ricerca, università, privati e case di cura. Promotore e relatore della legge è il deputato del Movimento 5 Stelle Nicola Provenza, che a Today spiega come l’obiettivo della legge non sia quello di mettere alla berlina la classe medica ma di garantire maggiore trasparenza. La missione è recuperare una fiducia, quella tra medico e paziente, compromessa dalle inchieste giudiziarie sugli angoli più oscuri della sanità italiana. 

Nicola Provenza-2

"Sembrava esistere un pregiudizio, quello di criminalizzare la classe medica. - ha spiegato Provenza - Lo dico da medico e relatore della norma. Questa proposta di legge ha un fine culturale, cioè quello di fare in modo che ci sia massima trasparenza nei rapporti fra imprese e sanitari. L'idea è che possa rinsaldare il rapporto di fiducia fra sistema sanitario e cittadino, contrastando quelle sacche di opacità per cui viene avanzato un legittimo sospetto. Abbiamo assistito a tante inchieste che hanno portato alla luce situazioni angoscianti, soprattutto quando parliamo di salute". In effetti le Procure in Italia hanno più volte scoperchiato scandali in ambito sanitario, con casi eclatanti dove gli inquirenti hanno scoperto strutture sanitarie che erogavano prestazioni ai pazienti per patologie anche inesistenti, al fine di giustificare l'utilizzo (e dunque l’acquisto) di apparecchiature mediche. "Basti pensare che oggi la corruzione nella sanità erode il 5% del fondo sanitario nazionale, per questo serve ricreare un clima di fiducia nella scienza" ha ribadito Provenza. Un cittadino ha a che fare con un ospedale o una clinica? Potrà informarsi su chi la finanzia e da dove arrivano i soldi per i servizi. Un medico prescrive sempre lo stesso antibiotico? Ci si potrà informare se l'azienda di quel prodotto remunera il camice bianco. "Così superiamo un clima di pregiudizio” - ha ribadito Provenza. 

Legge sulla trasparenza dei finanziamenti della sanità: le sanzioni

Sono anche previste sanzioni per chi non ottempera all’obbligo. In linea generale ad avere l'obbligo di dimostrare la transazione è l'impresa produttrice. Se non lo fa, andrà incontro a sanzioni, che variano ma la regola generale prevede il pagamento di una somma venti volte superiore a quella che non è stata comunicata. La norma per la trasparenza dei finanziamenti nella sanità richiama anche la legge 179 del 2017, che tutela chi, in ambito sanitario, denuncia delle irregolarità nel proprio ambito lavorativo.

Il cantiere di questa norma è cominciato nel 2018 con il deposito della Pdl in commissione Affari sociali e sanità della Camera. È arrivato in Aula nell'aprile 2019, quando è stato approvato. È poi approdato in Senato per la seconda lettura, dove sono state effettuate poche modifiche. Poi, con l’approvazione di tutti i partiti, è tornata in commissione legislativa a maggio scorso, per essere votata e promulgata. "Un risultato straordinario perché siamo partiti da un clima iniziale tutt'altro che favorevole - ha concluso Provenza - ma poi siamo riusciti a trovare sintesi e collaborazione". Dunque da oggi si accende un faro sui movimenti del denaro della sanità italiana. Mancano solo i decreti attuativi del Ministero, che istituiranno il portale online sul quale si potrà rintracciare ogni bonifico fra medici, ospedali, aziende locali e imprese produttrici della sanità.  

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