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Giovedì, 25 Aprile 2024
In bilico

Dal catasto alla flat tax, il Governo rischia grosso sul fisco

Lega fa la voce grossa: "Sul catasto daremo ancora battaglia in Aula alla Camera e poi al Senato"

Neanche il tempo di tirare un sospiro di sollievo per lo scampato incidente del catasto, che arriva un altro ostacolo per la tenuta del Governo. Ora lo scontro dentro la maggioranza e fra il Governo e i partiti si sposta sulle riforme fiscali e sulla flat tax. In queste ore infatti si susseguono gli incontri fra il Governo e i partiti per carcare di capire come andare avanti. Draghi sta tenendo bilaterali con tutti i gruppi parlamentari di maggioranza per mettere a fuoco le priorità di ciascun partito sulla delega fiscale e organizzare il calendario per il prosieguo dell'esame in commissione Finanze a Montecitorio. Il terreno sembra molto scivoloso. Quali sono sul tavolo?

  • prolungamento del regime forfettario per redditi oltre i 65mila euro
  • easy tax 
  • cashback fiscale

Ma c’è anche il catasto da tenere in considerazione perché la partita lì si sposta in Senato, dove la Lega ha gioco più facile, tanto che oggi il Carroccio ha rilanciato: "Sul catasto daremo ancora battaglia in Aula alla Camera e poi al Senato, dove i numeri in commissione sono diversi" hanno detto i deputati leghisti Massimo Bitonci e Albero Gusmeroli, al termine dell'incontro con il Governo. "Il tema, - continuano - lo abbiamo capito, è solo l'equiparazione ai valori di mercato, così si potrà fare cassa", hanno sottolineato, spiegando che con gli emendamenti alla delega fiscale la Lega punta a una serie di priorità, "rateizzazione degli anticipi eliminando la ritenuta d'acconto per i professionisti, estensione della flat tax fino a 100mila euro con aliquota al 20%, innalzamento della no tax area ed estensione della cedolare secca".

Il prolungamento del regime forfettario lo vuole il centrodestra e su questo già si preannuncia il braccio di ferro perché per Leu “non è accettabile, la formulazione della delega va bene così». Il deputato Luca Pastorino specifica: “Abbiamo presentato pochi emendamenti su temi a noi cari, sapendo che bisognava evitare proposte che non avessero copertura finanziaria”.

C’è poi la easy tax, idea del Movimento 5 Stelle. Si tratta di uno scivolo con aliquota al 20% e limitato nel tempo, per gli autonomi che superano i 65mila ed escono dal regime forfettario per entrare in quello ordinario. Un modo per creare un materasso per gli autonomi che si ritroverebbero a pagare un quantitativo di tasse nettamente più pesante di prima. 

Il Movimento 5 Stelle, ma anche Italia Viva, stanno ragionando sul cashback fiscale, cioè la possibilità, attraverso la App Io, di accreditare direttamente in conto corrente le detrazioni fiscali, uscendo dal paradigma delle detrazioni in dichiarazione dei redditi.

Dopo lo strappo sul catasto, lo scontro dentro la maggioranza sul fisco rischia di spostarsi sulla flat tax. Mentre quello sul catasto è rinviato al Senato dove i voti del centrodestra possono paralizzare la delega fiscale.

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