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Sabato, 2 Dicembre 2023
Le nuove misure

Le nuove misure del governo contro l'emergenza sbarchi

Approvate le nuove norme per far fronte al flusso di migranti continuo sulle nostre coste. La premier: "Sull'immigrazione centrodestra ha visione comune"

Si è focalizzato prevalentemente sull'emergenza sbarchi, il Consiglio dei Ministri di oggi, lunedì 18 settembre. Giorgia Meloni aveva già, del resto, anticipato lo scorso venerdì che "nell'immediato il governo italiano intende adottare misure straordinarie per fare fronte al numero di sbarchi che abbiamo visto sulle nostre coste". Un proposito ribadito anche dopo la visita di ieri a Lampedusa in compagnia della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

Le misure: nuovi Cpr e fino a 18 mesi per il rimpatrio dei migranti 

In arrivo una stretta decisa su rimpatri e accoglienza. Si allungano fino a 18 mesi i tempi consentiti per il rimpatrio dei migranti, ovvero il massimo consentito dalla normativa europea."Tutto il tempo necessario, non solo per fare gli accertamenti dovuti, ma anche per procedere con il rimpatrio di chi non ha diritto alla protezione internazionale" spiega la premier Meloni. 

Ma le nuove misure prevedono anche il coinvolgimento dei paesi coinvolti tramite le ambasciate: "In accordo con il ministro Tajani, saranno convocati gli ambasciatori di quei Paesi che rappresentano le più consistenti nazionalità dichiarate al momento dello sbarco dagli immigrati sulle nostre coste.- spiega la premier - L'Italia chiederà loro la massima collaborazione per l'immediato rimpatrio degli irregolari, rappresentando che, sulle altre questioni di reciproco interesse, offrirà loro il medesimo grado di collaborazione ricevuta sul tema immigrazione". 

Predisposti poi nuovi Centri di Permanenza (Cpr) per regione con il fine di identificare e rimpatriare i migranti irregolari. Le nuove strutture dovrebbero essere realizzate in tempi brevi dalla Difesa e situate "in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili". L'obiettivo, secondo la premier, è di "non creare ulteriore disagio e insicurezza nelle città". 

Particolare enfasi viene data alle procedure di riconoscimento anagrafico: un tema centrale per l'Esecutivo sia per rimpatri, che per il reale riconoscimento di eventuali minori.  E in programma ci dovrebbero essere, in un prossimo decreto, la creazione di canali differenziali per minori e under-14: "È mia intenzione portare e approvare la settimana prossima in Consiglio dei ministri un nuovo decreto in tema di immigrazione e sicurezza con ulteriori norme necessarie a risolvere piccole e grandi criticità legate all'immigrazione illegale di massa. Penso, ad esempio, alla questione dei minori non accompagnati" ha dichiarato la premier. 

Meloni dopo la riunione del Consiglio dei ministri volerà a New York per l'assemblea dell'Onu. L'obiettivo sarà quello di sensibilizzare gli altri Paesi sulla necessità di investire in Africa. La premier proverà anche a sottolineare come il tema delle migrazioni sia ormai un problema globale.

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