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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Crollo di Torre Annunziata, Confedilizia boccia Delrio: "Il libretto 'salvavita' è irrealizzabile"

L'idea di rendere obbligatorio il certificato di stabilità per tutte le case oggetto di compravendita non piace ai costruttori che bocciano la proposta del ministro Delrio: "Paralizzerebbe il mercato immobiliare"

Dopo il crollo di Torre Annunziata e le improbabili proposte di fantomatici ‘libretti salvavita’, è giunta dal ministro Graziano Delrio l’idea di obbligare i proprietari intenzionati a vendere o ad affittare un immobile a dotarsi di un ‘certificato di stabilità’. Una idea che secondo il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa è impraticabile

"Nel merito, non può non rilevarsi che, a qualsiasi certificazione di tipo strutturale il Ministro abbia voluto riferirsi, l’idea di condizionare la stessa ad una compravendita o ad una locazione sarebbe del tutto impraticabile per una serie di ragioni, a cominciare da quelle legate alla preponderante componente condominiale della proprietà in Italia, visto che il contratto riguarderebbe una singola unità immobiliare e la certificazione – necessariamente – l’intero edificio. Il mercato immobiliare – già sofferente per una tassazione esasperata sul settore – sarebbe condotto alla paralisi".

"Ci aspetteremmo - continua polemico il presidente dell'associazione dei costruttori - che iniziative di questo tipo riguardassero in primo luogo gli edifici pubblici: il Governo, le Regioni, i Comuni si sono già dotati del certificato in questione per tutti gli immobili di loro proprietà?

"In linea generale, dobbiamo rilevare come questa proposta si ponga in netta contrapposizione con la scelta del Governo Renzi – proseguita (fino ad oggi) dal Governo Gentiloni – di affrontare il problema della sicurezza degli immobili attraverso la politica degli incentivi (vedi Sismabonus) e non con l’imposizione di obblighi generalizzati, che hanno il solo effetto di alimentare burocrazia e interessi, distogliendo l’attenzione dagli obiettivi reali".

"Confedilizia - spiega il presidente Giorgio Spaziani Testa - sta lavorando con i massimi esperti e con le migliori Università perché il tema della sicurezza degli edifici venga affrontato in modo ‘alto’, senza atteggiamenti umorali, senza demagogia, senza condizionamenti. La strada da seguire ha due linee direttrici: incentivi sempre maggiori per gli interventi finalizzati alla sicurezza (anche in chiave antisismica) e controlli serrati su chi effettua interventi sugli immobili (per scongiurare i crolli derivanti da eventuali abusi). Il resto è superficialità”.

Fascicolo di fabbricato e certificato di stabilità

Considerazioni che valgono allorpiù un quanto sull’immobile era stata effettuata pochi giorni fa una verifica statica, con esito positivo; che il Sindaco di Torre Annunziata si è dichiarato sorpreso del fatto che il tecnico del Comune non abbia notato problemi nonostante abitasse nell’edificio; che l’architetto responsabile dei lavori nello stabile crollato è stato fermato dai Carabinieri perché avrebbe disposto il giovedì lo sbancamento dei muri perimetrali con l’intenzione di provvedere venerdì alla risistemazione.

"E' evidente - spiega Confedilizia - come nessun libretto avrebbe potuto evitare un abuso appena effettuato. Per il resto, anche un bambino è in grado di comprendere che, in un libretto come quello immaginato, l’operatore disonesto scriverebbe cose diverse da quelle che effettivamente realizza, con ciò svuotandolo di qualsiasi (eventuale) utilità. E' evidente a chiunque conosca l’Italia che la richiesta di questo obbligo giunge ciclicamente (e persino – tristemente – poche ore dopo una tragedia) da professionisti in cerca di lavoro facile e garantito (attraverso l’ennesimo pezzo di carta)".

Il libretto casa non servirebbe allo scopo indicato e sarebbe addirittura dannoso, perché creerebbe illusioni. Lo ha ben spiegato qualche tempo fa il professor Camillo Nuti, ordinario di Tecnica delle costruzioni, membro del Consiglio superiore dei lavori pubblici e consulente della Protezione civile: “Sul fascicolo del fabbricato si illudono le persone. La sicurezza di un fabbricato è una cosa estremamente complessa che non può essere demandata a una cartella che contiene documenti” (intervista a Radio Rai 1, 26.9.2016). Dopodiché, se la superficialità e la demagogia dovessero prevalere, la giurisprudenza (Tar, Consiglio di Stato, Corte costituzionale) ha indicato – in una decina di sentenze – il modo legittimo con cui uno “strumento” di questo tipo dovrebbe essere effettuato: a cura della Pubblica Amministrazione e con oneri a carico della stessa.

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"Per far contenti i superficiali (chi non sa o non comprende) e gli interessati (chi cerca lavoro facile), ci si distrarrebbe dalle vere cose da fare - conclude Spaziani Testa - controlli serrati su chi effettua interventi sugli immobili (per scongiurare i crolli derivanti da eventuali abusi) e incentivi sempre maggiori per gli interventi finalizzati alla sicurezza (anche in chiave antisismica)".

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