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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Chiesa venduta all'asta, sarà una moschea? La Regione va alla guerra

Aggirata la legge regionale "antimoschee" della Lombardia che pone rigidi paletti per l'edificazione di strutture ex novo. Una ex cappella di frati cappuccini a Bergamo, in uso dal 2015 alla comunità ortodossa, è stata venduta per poco più di 400mila euro

L’Associazione musulmani di Bergamo si è aggiudicata per poco più di 400mila euro la chiesa degli ex Ospedali Riuniti della città lombarda. Aggirata così la legge regionale "antimoschee" che pone rigidi paletti per l'edificazione di strutture ex novo.

L'ex cappella dei frati cappuccini a Bergamo era finita all'asta dopo essere stata usata in comodato d'uso fin dal 2015 dalla comunità ortodossa romena. 

L’asta indetta a settembre, con base 418mila euro - come comunicato a inizio settembre dalla regione Lombardia - ora sta facendo discutere poiché l’immobile acquistato dall’Associazione musulmani di Bergamo comprende anche il convento che ospitava i frati cappuccini.

Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha commentato su Twitter: "Dopo aver fatto di tutto per impedire la costruzione di nuovi luoghi di culto per i musulmani, Regione Lombardia mette all’asta l’ex chiesa degli Ospedali Riuniti. Chi se l’aggiudica? I musulmani, che nel pieno rispetto della legge ne faranno una moschea"

L'edificio, già indicato come "servizio religioso" non ha bisogno di un cambio di destinazione d’uso e la gara era basata sul "chi offre di più", ora ci saranno 90 giorni di tempo per verificare i requisiti di legge previsti dal Codice degli appalti.

"Verificheremo la legittimità delle offerte presentate – precisa l’assessore regionale Claudia Terzi – Non ci si aspettava la partecipazione di altri, pensavamo che la comunità ortodossa fosse l’unica interessata".

L'assessore regionale al Territorio e Protezione civile di Regione Lombardia, Pietro Foroni spiega come questa situazione si sia venuta a creare esclusivamente per la scelta della ASST di Bergamo di alienare beni immobili in suo possesso. "Mi auguro che la ASST abbia il buonsenso di autotutelarsi e, come la normativa consente, di revocare la parte di bando relativa alla vendita della chiesa"

"Siamo di fronte anche a tutta una problematica relativa ai vincoli storici ed artistici di questa chiesa e ad una possibile prelazione da parte del Comune e della Provincia ".

Intanto la comunità musulmana di Bergamo ha espresso la volontà di offrire alla comunità Ortodossa la possibilità di condivisione degli spazi e di voler tutelare il patrimonio artistico della chiesetta secondo la normativa vigente.

"Per noi non c’è problema a dare ai nostri fratelli cristiani questi spazi quando ne faranno richiesta per le loro funzioni, certo in momenti diversi dai nostri" spiega Imad El Joulani, presidente del Consiglio dell’Associazione musulmani di Bergamo al quotidiano locale Eco di Bergamo. "Stiamo vivendo una catastrofe" ammette padre Gheorghe Valescu, responsabile della Diocesi ortodossa romena di Bergamo che solo in città conta 2.400 fedeli.

Moschea di Bergamo, Regione Lombardia esercita diritto prelazione

Sul caso è intervenuto anche il Governatore della Lombardia, Attilio Fontana, preannunciando che la Regione eserciterà il dirirtto di prelazione.

"La Chiesa dei Frati - spiega il presidente della Regione - è vincolata dal ministero dei Beni culturali e la sua vendita può essere effettuata solo con le modalità disposte dal decreto legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004 in materia di Beni artistici, il quale prevede che la compravendita del bene possa avvenire solo se lo Stato, la Regione o il Comune non esercitino il diritto di prelazione dell'acquisto. Diritto di cui la Regione ha intenzione di avvalersi".

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