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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Civati lascia il gruppo del Pd: "Non ho più fiducia nel governo"

Il "dissidente" del Partito democratico aveva manifestato subito dopo l’ok all’Italicum la sua volontà di non sostenere più il governo. "Renzi? Rimarremo amici anche se in due partiti diversi"

ROMA - La fiducia all'Italicum è stata l'ultima goccia. E questa volta lo strappo è definitivo. Dopo mesi di tira e molla, Pippo Civati ha annunciato la sua uscita dal gruppo del Partito democratico alla Camera. "Non ho più fiducia nel governo, esco dal gruppo del Pd per coerenza con quello in cui credo e con il mandato che mi hanno dato gli elettori", ha spiegato al Post il deputato della minoranza.

LO STRAPPO SULL'ITALICUM - Deputato lombardo del Pd e già candidato a segretario del partito durante l’ultimo congresso, da tempo le sue posizioni erano molto diverse da quelle di Matteo Renzi, col quale aveva avuto qualche anno fa anche un periodo di intensa alleanza e collaborazione. Fatale lo scontro con il segretario sulla nuova legge elettorale. Il via libera all'Italicum, infatti, ha aumentato la tensione interna ai dem fino a questo punto. Prima di Civati, anche il capogruppo Roberto Speranza aveva annunciato le sue dimissioni. Non è bastato quindi l'appello all'unità del premier, che il cinque maggio aveva teso la mano alla minoranza affermando "teniamo tutti dentro al partito". Come si legge su Repubblica.it, Civati ha detto ai suoi: "Non ci sto più a fare il cagnolino e a sentirmi anche deriso da chi dice 'Viva Civati'. Ma scherziamo?".

"BASTA DERISIONE" - Sul blog del deputato c'è una spiegazione più articolata della rottura: "Tanti di noi amano far politica e ci hanno dedicato così tanto tempo, in questi anni. A un certo punto, senza preavviso, è semplicemente capitato che un giorno alcune persone con cui pensavamo di aver condiviso questa visione hanno cambiato idea". "Mi spiace - aggiunge Civati - per chi ha cambiato idea ma per quel che mi riguarda continuerò a farlo con tutti quelli che lo vorranno. Secondo me sono tantissimi". Nel Pd, si legge ancora nel blog, "hanno promosso e approvato, senza voler parlare di leggi elettorali, riforme del lavoro e della Costituzione, cementificazioni e trivellazioni, e ce li siamo trovati in tivù a deridere le ragioni di chi difende l’ambiente o crede che il futuro passi attraverso soluzioni differenti. Peccato (soprattutto per loro): perché invece il futuro sarebbe a portata di mano, basterebbe imparare a sposare tradizione e cambiamento, coniugando cose antiche come i diritti e nuovissime come l’innovazione".

IL FUTURO - Ora il divorzio è ufficiale. Che ne sarà di Pippo? Almeno nell’immediato, è difficile che Civati riesca a dar vita a un nuovo soggetto politico, ma c’è già una pattuglia di suoi fedelissimi pronta a fare gruppo con qualche ex del Movimento 5 Stelle.

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