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Sabato, 20 Aprile 2024
Il caso

Claudio Anastasio, il top manager si dimette: aveva copiato un discorso di Mussolini

In un'email inviata al consiglio d'amministrazione della società pubblica 3-I Spa, da lui presieduta, aveva riportato le parole del Duce sul delitto Matteotti. Il Pd insorge e dopo le polemiche arriva il passo indietro

Claudio Anastasio, presidente di 3-I Spa, società che gestisce i software di Inps, Inail e Istat, si è dimesso dopo le polemiche seguite alla pubblicazione, da parte della stampa, di un'email dal contenuto piuttosto curioso che lo stesso Anastasio avrebbe inviato ai componenti del consiglio di amministrazione. Nel messaggio, riportato da 'Repubblica', si legge: "Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, io dichiaro qui, al cospetto di Voi, ed al cospetto di tutto il Governo italiano, che assumo (io solo!) la responsabilità di 3-I (politica! morale! storica!) di tutto quanto è avvenuto. Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda! Se 3-I è stata una mia colpa, a me la responsabilità di questo, perché questo clima storico, politico e morale io l’ho alimentato nel mio ruolo".

Si tratta di un calco piuttosto fedele del discorso pronunciato il 3 gennaio 1925 da Benito Mussolini sul delitto Matteotti e considerato dagli storici uno degli atti costitutivi del fasciamo come regime illiberale. Il mittente, spiega il quotidiano romano, sarebbe proprio il presidente Claudio Anastasio da poco nominato al vertice dell'azienda pubblica che ha il compito di sviluppare software a supporto della trasformazione digitale della Pubblica amministrazione.

Le polemiche non sono tardate ad arrivare. "Un manager, Claudio Anastasio, scelto dal governo Meloni scrive al CdA della sua azienda usando le stesse parole pronunciate da Mussolini per giustificare l'assassinio di Matteotti" ha chiosato la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi. Che poi ha aggiunto: "Questa è la cifra della classe dirigente scelta dalla destra. È una vergogna". Per il deputato del Pd, Claudio Mancini, invece "l'uso della rivendicazione dell'omicidio Matteotti è vomitevole", da qui l'invito all'esecutivo a revocare "subito la nomina di Anastasio alla guida della società pubblica 3-I". 

Il passo indietro è poi arrivato a stretto giro, nel corso della mattinata. "Comunico la volontà irrevocabile di rassegnare le mie dimissioni dall'incarico di componente del cda e presidente della società 3-I S.p.A. con effetto immediato" avrebbe scritto il manager secondo quanto riportato sempre da 'Repubblica'. La notizia delle dimissioni è confermata anche da diverse agenzie di stampa che citano fonti del governo. 

I discorsi a confronto

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