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Venerdì, 29 Marzo 2024
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"Sì al Codice Grillo", 37mila attivisti del Movimento approvano la nuova etica 5 Stelle

Via libera dagli iscritti M5S al nuovo Codice etico che è stato ratificato con il voto favorevole del 91% dei partecipanti. Per gli indagati vige l'obbligo di informare lo "staff" ma l'espulsione non più automatica con il recepimento dell'avviso di garanzia

Via libera dagli iscritti M5S al nuovo Codice etico che è stato ratificato con il voto favorevole del 91% dei partecipanti, pari a 37.360 iscritti. In tutto i votanti sono stati 40.954. Il 'Codice di comportamento del Movimento 5 Stelle in caso di coinvolgimento in vicende giudiziarie' ratificato dalla Rete prevede, tra l'altro, che non vi siano sanzioni automatiche per gli indagati.

Per gli indagati vige l'obbligo di informare lo "staff" ma l'espulsione non più automatica con il recepimento dell'avviso di garanzia: Grillo e Casaleggio valuteranno caso per caso. Un codice Grillo che viene visto da parte delle opposizioni come un salvacondotto per il sindaco di Roma Virginia Raggi.  Da tempo infatti si parla di un possibile avviso di garanzia in relazione ad alcune nomine nello staff capitolino. "Niente è a caso in quel movimento, hanno paura di perdere la Capitale ma sanno che la cara Virginia si trova dentro un possibile problema legale" il commento della deputata dem Ileana Argenti. "Grillo diventa garantista andando contro il suo pensiero pur di salvare la poltrona della sindaca Raggi" aggiunge Davide Bordoni, capogruppo di Forza Italia in Campidoglio. 

Dall'altra l'ex assessore all'Ambiente Paola Muraro che, come riporta Roma Today, ammette: se il post di Beppe Grillo "fosse uscito prima e se la situazione fosse stata affrontata nel modo dovuto forse non avrei dato le mie dimissioni". Il nuovo codice etico elaborato dal leader del Movimento Cinque Stelle per i 'portavoce eletti' e per gli assessori delle amministrazioni pentastellate in tutta Italia, con il 'caso Pizzarotti' ormai lontano, sembra interrogare in primis la Capitale.

"Non ho dato le dimissioni perché mi sentivo colpevole, le ho date per rispetto nei confronti dei dettami del Movimento, è stata una scelta di coerenza". Poi ha commentato il post di Grillo: "Forse adesso che stanno governando diverse città hanno riflettuto. Sicuramente alcune decisioni prese in momenti diversi fanno sì che nel momento in cui governi devi trovare il modo di andare avanti, soprattutto per rispetto nei confronti dell'elettorato che ti ha votato" ha continuato ammettendo che se Raggi glielo chiedesse tornerebbe "in politica".

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