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Giovedì, 28 Marzo 2024
Immigrazione

Il commissario europeo vuole aprire le frontiere e i grillini lo incalzano

Dimitris Avramopoulos non ha dubbi e in Parlamento europeo sconvolge l'aula con un'opinione "rivoluzionaria": "Apriamo le frontiere". D'accordo anche Amnesty International, ma i grillini non ci stanno

Aumentare la solidarietà tra gli Stati per cercare di abbattere la rinomata "Fortezza europea". Il commissario designato a Immigrazione e Affari interni, Dimitris Avramopoulos non ha dubbi e durante l'audizione in Parlamento europeo sconvolge l'aula con un'opinione "rivoluzionaria" rispetto alle politiche dell'Unione sull'immigrazione:
 

Le fortezze costruite per proteggersi, alla fine sono diventate fortezze che rendono schiavi e portano all’isolazionismo. Non è questa la nostra direzione, la nostra risposta è diversa dalla fortezza Europa


La commissione Libertà civili ascolta e il parlamentare greco continua il suo discorso, riflettendo anche su quello che sta succedendo al di fuori dei confini europei:

L’ambiente geopolitico è in esplosione: una minaccia terroristica che vuole fare danno alle nostre società, un’economia che fa fatica a riprendersi, zone che sfuggono verso l’estremismo, forme di criminalità sofisticata che non conoscono frontiere e un disastro umanitario sulle nostre frontiere

Tutte sfide che secondo Avramopoulos vanno affrontate evitando di erigere muri, visto che l'immigrazione, se controllata, può diventare anche una risorsa per uscire dalla crisi. Secondo il parlamentare infatti non è solo la libera circolazione delle merci che incentiva l'economia, ma anche quella delle conoscenze e di chi le porta oltre i propri confini. Per fare tutto questo però bisogna cambiare rotta: “mettere in pratica una politica che attiri i talenti e la manodopera di cui abbiamo bisogno”, “sostenere una facile e agevole integrazione dei migranti” e così “massimizzare i benefici dell’immigrazione legale” perché “l’Europa fa parte di un mondo globalizzato e connesso in cui la mobilità deve aumentare”.

Adesso la nuova agenzia europea per il controllo delle frontiere (Frontex) sta avviando i lavori, ma per Avramopoulos non sarà sufficiente, né in termini di azione né in termini economici. Il commissario ha infatti promesso che chiederà "maggiori risorse e che i Paesi sottoposti a maggiore pressione" possano essere supportati da maggiore solidarietà.

I GRILLINI EUROPEI NON CI STANNO - Ovviamente non tutti sono d'accordo con la sua opionione. La grillina Laura Ferrara e l’esponente della Gue, Barbara Spinelli chiedono conto ad Avramopulos del suo sostegno al governo Papandreou per l’iniziativa di fare costruire una barriera di filo spinato sul confine tra Grecia e Turchia. Lui si giustifica:

L’obiettivo non era frenare l’ondata di immigrazione ma creare corridoi per chiarire le condizioni di accesso in Grecia. Se l’esperimento sia riuscito o meno è un altro discorso

Ad appoggiare il commissario europeo è invece l'ong che difende i diritti umani, Amnesty International, che ha dato poco pubblicato un documento di analisi proprio sulle conseguenze delle scelte politiche europee in tema d'immigrazione. Spiega Matteo De Bellis, di Amnesty europa:

Pensiamo che abbia fatto alcuni passi importanti e vada nella giusta direzione politica, anche se poi tutto andrà visto nel dettaglio. Siamo fortemente preoccupati perché un'operazione che sta funzionando ha intenzione di chiudere i battenti mentre Frontex plus, o Triton come si dovrà chiamare, non ha al momento i requisiti per poter far fronte alla situazione

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