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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Italia

Pd e M5s litigano sulla scuola e il concorso per i docenti rischia di saltare

I sindacati accusano il governo e il Partito Democratico chiede una "pausa di riflessione" sul concorso straordinario per i docenti in programma il prossimo 22 ottobre ma per i 5 stelle un rinvio sarebbe "una presa in giro"

"Le scuole che dovrebbero gestire e ospitare in sicurezza le prove per il concorso straordinario annunciato dalla ministra Azzolina sono sotto organico e lo sono proprio a causa degli errori del ministero". È da Francesco Sinopoli, segretario generale della Federazione Lavoratori della conoscenza Cgil la bordata più forte contro il ministro dell'istruzione. "Il rifiuto di assumere i precari entro settembre con procedure semplificate ha lasciato scoperti più di 60 mila posti durante le nomine in ruolo, mentre le convocazioni dei supplenti sono partite tardi e con graduatorie piene di errori, il che sta producendo a cascata enormi difficoltà a coprire le cattedre vacanti".

Sinopoli sottolinea anche come non prevedendo prove suppletive, il personale precario rischia di andare incontro ad una eventuale quarantena perché "mentre fa il suo dovere come supplente si assiste ad un incremento di casi di positività al covid-19 nelle scuole"

"Un docente che aspetta da anni questa procedura potrebbe esserne escluso solo perché fa il suo dovere come supplente e sta in prima linea nel suo lavoro a scuola". 

"Considerando che le assunzioni non si potranno comunque fare prima del prossimo anno - sottoliena il sindacalista di Cgil - è evidente che non ha senso operare con tanta fretta, se non per coprire i fallimenti in materia di assunzioni e supplenze che a hanno visto assegnati solo il 20% dei posti e contano migliaia di posti attribuiti da graduatorie sbagliate e altre migliaia ancora scoperti".

L'unica via percorribile secondo la Cgil è la stabilizzazione dei precari e degli specializzati su sostegno con un concorso per titoli e prova orale "l'unico gestibile nella fase di pandemia".

Concorso scuola? "Inutile se non dannoso"

La Uil rincara la dose e il sindacato sottoliena le cinque ragioni per cui, secondo il sindacato, "sarà inutile se non dannoso". Il primo punto, si legge in una nota della Uil, riguarda le commissioni da istituire: "Per il concorso straordinario andranno istituite 132 commissioni con 660 commissari. Una commissione ogni 500 candidati, integrata per ogni gruppo o frazione di 500. Tutti ancora da individuare tra il personale in servizio senza alcuna forma di esonero (concorso e lezioni). Per il concorso ordinario a cui hanno chiesto di partecipare 500.000 persone, si devono organizzare sedi con distanziamento immaginando 30 per ogni aula attrezzata per la prova selettiva. Servirebbero da 10 a 20 mila aule attrezzate e successivamente commissioni e commissari".

Al secondo punto la questione delle sedi di esame: "andranno messe a punto in tutte le regioni. I tempi non saranno quelli previsti dal ministro", aggiungono nella nota. Il terzo e il quarto punto riguardano eventuale malattia di un commissario o di un docente iscritto: "cosa accade? La possibilità di quarantene avrà ricadute doppie: sul concorso e sulle scuole di servizio", si interroga il sindacato.

L'ultimo punto riguarda il numero di posti a disposzione: "Per 66.072 domande presentate ci sono a disposizione metà dei posti (32 mila). Si andrà coprire solo un terzo dei posti ancora senza titolare". 

Ci troveremo come nei precedenti concorsi, con uffici regionali costretti a riaprire le selezioni nella speranza di reperire presidenti e altri commissari, considerando che questi ultimi non hanno alcuna forma di esonero e pertanto saranno impegnati sia con il concorso che con le lezioni a scuola. A nulla serve rinviare il concorso- continuano- La via migliore è quella già definita e firmata due volte da diversi ministri e dal Premier: un concorso che consenta ai supplenti di stare in cattedra attraverso i titoli professionali, presentati in un concorso a distanza, e alla fine di questo anno scolastico un esame selettivo finale. Prorogare a Natale significa solo peggiorare le condizioni di chi dovrà partecipare al concorso voluto da questo ministro". 

Concorso scuola, scontro Pd-M5s sulla proposta del Governo

Sul concorso straordinario per 32mila prof in programma da 22 ottobre si è aperta una feroce discussione interna alle due anime del governo. Il Partito Democratico chiede di "aprire una discussione" e ha fatto prevenire la richiesta al ministro della Scuola, Lucia Azzolina, per voce della responsabile Scuola del Pd, Camilla Sgambato.

"Così come è stato fatto notare dalle sigle sindacali, sarebbe opportuno un supplemento di riflessione relativamente ad un rinvio del concorso straordinario per la scuola, magari durante le festività natalizie per non privare le scuole di molti docenti chiamati a sostenere le prove selettive ad ottobre", spiega Sgambato all'AGI: "Ed inoltre, celebrando i concorsi durante le vacanze di natale eviteremmo di stressare le scuole con ulteriori problemi di sanificazione e spazi".

Dal Movimento 5 Stelle tuttavia arriva una ferma chiusura in merito a un qualsiasi rinvio: "Respingiamo al mittente la proposta di rinviare il concorso straordinario per la scuola giunta oggi dalla responsabile scuola del Partito Democratico. Fosse stato per noi avremmo fatto tenere le prove ad agosto (o un concorso ordinario per tutti), ma con il superamento del test a crocette e l'introduzione della prova a risposta aperta abbiamo concordato il procrastinarsi della data all'autunno".

"Ora che siamo in dirittura d'arrivo per l'inizio delle prove, previsto per il 22 ottobre, un ulteriore rinvio sarebbe una presa in giro per gli oltre 60.000 candidati, senza contare il mezzo milione di candidati al concorso ordinario che verrebbe di conseguenza spostato in avanti. Non possiamo permetterlo".

Forza Italia Mariastella Gelmini sottolinea come sia "ridicolo prevedere, dal 22 ottobre al 9 novembre, le prove del concorso straordinario per la scuola. I nostri istituti e i nostri ragazzi sono già stressati da un inizio anno complicato. Andare ad appesantire ulteriormente questi delicati mesi per dei test che coinvolgeranno circa 60mila precari - che dovranno dunque assentarsi dal lavoro, causando altre ore di didattica in fumo - vuol dire non avere a cuore il regolare percorso formativo degli studenti".  

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