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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Italia

La Cgil sceglie il nuovo segretario ma all'orizzonte c'è il sindacato unico

Un nuovo 'patto' tra Cgil, Cisl e Uil: ventilata dalla leader uscente Susanna Camusso appare l'unica scelta 'politica' possibile a fronte di un governo che non intende riconoscere la rappresentanza del sindacato

Si è aperto formalmente il congresso della Cgil alla Fiera del Levante di Bari. Con l'annuncio formale di Gigia Bucci, segretaria della Camera del Lavoro di Bari, decadono tutti gli organismi dirigenti e la guida della Cgil viene affidata alla presidenza.

Sono Vincenzo Colla e Maurizio Landini a sfidarsi per la successione alla (ora) ex segretaria Susanna Camusso.  

Europee, ci sarà anche la lista dei sindacati (e forse anche degli industriali)

Assente - per la prima volta - il Governo, in platea gli ex segretari generali Sergio Cofferati e Guglielmo Epifani, i leader della Cisl e Uil Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Per il Pd a seguire i lavori della giornata di apertura del congresso, che si concluderà venerdì, Maurizio Martina e Nicola Zingaretti.

Congresso Cgil, il nuovo segretario Colla o Landini?

La "nuova" Cgil sarà guidata da Vincenzo Colla, 56 anni di Alseno (Piacenza), segretario confederale esponente dell'ala riformista o dall'ex capo delle tute blu Maurizio Landini, 57 anni di Castelnovo ne Monti (Reggio Emilia) alla vigilia era considerato il candidato meno forte per sfidare la candidata designata, Serena Sorrentino, 40enne napoletana rieletta a dicembre numero uno della funzione pubblica.

Chiunque sarà il nuovo segretario è la leader uscente Susanna Camusso a tracciare la rotta: "Avanti tutta sull'unità sindacale"

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All'orizzonte c'è quindi un nuovo 'patto' tra Cgil, Cisl e Uil? A conti fatti appare l'unica scelta 'politica' possibile a fronte di un governo che non intende riconoscere la forza della rappresentanza del sindacato.

È il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a ribadire nel suo messaggio al congresso Cgil il peso delle forze sociali auspicando che anche "nei tempi nuovi questi principi possano ancora alimentare l'azione riformatrice del sindacato, per allargare le opportunità di lavoro".

"Nella storia repubblicana il sindacato è stato protagonista nel promuovere e accompagnare la crescita economica e dei diritti dei lavoratori, con piena responsabilità nazionale anche in momenti molto difficili, sapendo unire il mondo del lavoro al di là degli stessi interessi contingenti"

Sindacato, verso un nuovo patto unitario

Uil e Cisl aprono alla proposta della Cgil di aprire una nuova stagione "unitaria: per tutti l'unità è l'unico modo di riaffermare una rappresentatività oggi sconosciuta al governo.

La Uil di Barbagallo guarda ad una possibile riedizione corretta su basi proporzionali del patto federativo del '72 con cui costruire organi di governo sindacale unitari, la Cisl di Furlan chiede invece che il processo parta dal basso.

Quanto contano i sindacati: i numeri

I sindacati negli ultimi anni hanno perso iscritti, soprattutto al Sud: nel 2013 aderivano a un sindacato un po’ più di 11,5 milioni di italiani, nel 2016 11,4, l’anno scorso 11,1 (dal 2012, quando c’erano quasi 12 milioni di iscritti, i tesserati sono calati del 7,2%). Sono calati anche i volontari, che nel 2016 sono risultati circa 60mila in meno rispetto al 2015 (574mila contro 632mila).

Gli iscritti a Cgil, Cisl e Uil: i sindacati perdono terreno

Ha perso terreno soprattutto la Cgil, mentre la Uil va in controtendenza: il sindacato guidato da Susanna Camusso ha registrato un calo di 285mila iscritti, quello di Carmelo Barbagallo nello stesso periodo (2015-2017) ha avuto 28mila iscritti in più. In calo è anche la Cisl, che nello stesso biennio ha fatto registrare 188mila tesserati in meno.

Cgil, la sfida tra Landini e Colla

Serena Sorrentino era la candidata designata: giovane, molto apprezzata, la numero uno della categoria dei lavoratori pubblici ha scontato l'inesperienza e la scarsa visibilità esterna.

Ora sono due i nomi su cui si dovranno esprimere i delegati: Vincenzo Colla e Maurizio Landini. Vincenzo Colla era partito molto forte, potendo contare sull`appoggio dei pensionati dello Spi e delle categorie dei chimici-tessili (Filctem), edili (Fillea), trasporti (Filt) e telecomunicazioni (Slc). Ritenuto espressione autentica del cosiddetto "modello emiliano", il segretario confederale è fautore della concertazione e considerato molto pragmatico. Colla incarna un modello di sindacato differente da quello di Landini, più movimentista e in grado di dialogare non solo con le forze parlamentari tradizionali, Pd e vari cespugli della sinistra, ma anche con i 5 Stelle, che riscuotono molte simpatie nella base della Cgil. Il suo principale alleato è Ivan Pedretti, segretario generale dei pensionati dello Spi. Categoria con molti iscritti, nello Spi iniziano però a farsi strada idee diverse da quelle di Pedretti e a non considerare Landini come l'uomo da evitare a tutti i costi.

Col passare del tempo i rapporti di forza interni si però sono ribaltati. Nelle assemblee di base, nei luoghi di lavoro, Camusso ha raccolto l'indicazione che Maurizio Landini potrebbe essere l'uomo giusto per guidare una confederazione complessa come la Cgil. Dalla sua Landini ha anche una popolarità e una leadership naturale riconosciuta  L'investitura di Landini è tanto più sorprendente se si considera che i rapporti con Camusso sono stati a volte complicati, in modo particolare ai tempi della Coalizione Sociale, un progetto finito poi nel dimenticatoio e che avrebbe dovuto mettere insieme associazioni e sigle di sinistra in aperta contrapposizione col Partito democratico di Matteo Renzi.

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